Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.4 nov-dic 1944
mita.no a due: il P.C. e il P.S. A destra di essi si trovano dei gruppi pa rlamentari, dei sing.<ili,un movimento cristiano di sinistra, la cui struttura politica non è ancora definita. e le forz,e reazionarie, le quali agiscono a mezzo di pressione sul govierno ed a influenze oc– oultieo a .m.ezzo ùi gi10rnalioorn.e «Figaro». « Aube », «Aurore», ecc., ma che sono troppo compromesse ~on Vichy per potersi ma– ndieistare aipertamemte in quazrto forze po]itiohe con iprag.rammi de– finiti. Nessuno si oppone apertamente al programma di ricos!Jru– aione del C.N.R. che esige vaste trasformazioni eCO!Ilomrl.che la socializzazione del credito e della grande industr;a, 3. - Il Partito Comun;sta. Malgrado la lotta comune con altri movimenti di resistenza ed in sen,o ad organi poli!Jici e militari co– muni, il P.C. nan ha modificato per niente la ooa struttura, nè la mentalità diei quardrJ dirigenbi. Nella Confiede11azioneSindaca>le. che si em scòs,1anel '39 e ~icostituita nell'illegalità, la sua influenza è cmnai ,preponderante a tial punto ohe si può dire che attualmenfe il P.C. è il prito della olasse operaia francese organizzata. La ra– g.i.eme è ,che il P.S., di struttura el-ettoraListrica ie. pairllamentarista, non ha saputo inWgnarsi sufficantemante· nella lotta sul terreno sindacale, rnantre i vecchi sindacalisti anticoonu.nisti del Nord, in– torno a Belin re Dumoulin, hanno co1laborato coi tledeschi e con Vi– chy, e si sono così esclusi dal sindacalismo rinnovato. N~l 1943 ha preso sviluppo il Fronte Nazionale, creazione del P.C. che pubblicava giorna]j speciali 1per ogni pr~ssione impor– tante: iper i medici, maestri, avvocati, i poliziotti patriottici, ecc. Da questo Fronte Nazionale e,ra taci1lattnente escluso il P.S., unica forza della Resistenza coin cui i comunisti ebbero sempre oatti,vi rappOll'ti. Il P.C. ha .prnpugnato sin dal 1942, e focse 'a>nch,e prima, umapolitica estremiamente 1attiiVista, priendendo par modello il mo– vimento jugoslavo di Tito, doiè J'insurrezione. nazionale 1e la libe– nazione di territori senza aspettare uno sbarco allealo. La sua pa– rola d'ordine fu, !Sin dall'i.rtlzio del '44: « senza insurrezione gli anglosassoni non sbarcheranno ». e il fondo politico del' loro atteg– giamento era che il •pqpolo francese non doveva a.vere \Ul debit'l di gratitucline nei riguardi delle democrazie capitalistiche, ma esclusi111amentenei ,riguardi deLla Russia Sovietica e del P.C. fran– cese. Nel linguaggti.o, come nella propaganda, il P.C. è stato, tiu- 11ante 1a Res:1Stenza e fino ad o,ggi, l'unico moVlmento francese di riesiJ.S1:lenza i cui noo 1affioròmai l'ombra d'inrterna:z:ional!iJsmo, di penslero •europeo, e <li tutto qu,e,JJo, che ten<le ,a sorpassaoe la so– vranità naizionale nella sua forma più sciov.inista, Questo atteggia– mento toorro e ipropagandista (in corr•-rastocc,n quello più umano e più federalista dei cattoJi~i. dei soda1!sti e del movimento « Com– bat •) 010nimpediva naturalme-nte una forte azione di infiltrazione t:ra le truppe oodesche con le parole d'ordine <l!elComitato Tedesco di Libsrazione. Si.i ebbe così, come si ha ancora oggi, lo spettacolo paradossale di un ipartito comunista francese che <::hiama i te-deschi boches, ,che fa un larghissimo posto alUapa~ola, di Ehreinburg: « Gli UJ>icibu0i!1l tedeschi sano i ·tledeschi mortò », e che, nello stesso
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