Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.4 nov-dic 1944

- 27 sllr;zicne, b'1!1- Sì pen.so piuttosto alle gravi e lunghe crisi oon ò lun– ghi. disastri della dii.socoupaz:ione in massa. L'accenno ie-h,e anche le ecano:m:iie collettivlstiche harliilo ,conosciuto ,crisi. m·i pare un debole ron±'orto. In 1qu2trto senso mi sembra ·molto notevole la teoria' <li Key,nes, il quale, in frnrma un po' sempliificata, dic.e p1,ess·a ,poco oosì: nell'ambito deU'economia capitalistica si verificheranno cer– tamente, ainche senza jnflusso monopolistico. crisi .e diisoccup.azione g0111arale,perchè itn essa risparrnio e nuovi inve~rtimenti non sem– pne scm.oconcomitanti e la misi si deberrttnin'.lquando, per qua;lche ragione, i nuovi investi.menti (espPessi i,n valore monetario) riman– gono .inf.eriori ai risparmi fattli. nella sodetà (IPU!reess.i 1espres·s-i n valore .monot:ario). La .ragione. dj questa differenza sta nel fatto che can. la libera ,ccxncorrenz.a non Set7J'l1Pre il mE.trcato d!eil 03.ipi-tale r~umg;, l',equilibrio. I nostri wcchi teorici. liberali ritenevano che inel mei~cato capitalistiico, come sempn?, il prezzo determinato ~ l:iJbero,gioco rdeHe forze (1n questo oaoo .il tasso d 'j:ntere~se) do– vesse prO'V'V'edere a che J.'offierta a questOI pnezzo e, la richiesta a questo pnezzo fossero uguali, e .cioè F,ofler-tadi tutti i rrisparm.i ad un determinato 'iin.it• eiresse frasse uguale alla -richiesta di risparmi ad mredesimo inte.resse. Ma, così non è. Nei ùempU. di iinoertezza econo– mica e [Politica non si fainoo nuovi investimenti anche se. il tasso è molto basso ed i,n pari tempo si oontinua a ri~iparmia,re malgrado il basso intieresse e l'oflierta d1 riSpamn:io n001.diminuisce. Seoondo l..a t,eoda 1 d:i Keynes, non ,ci sono mai state sul meircato. carpitalistico ~o:ni automatiche tanto :importanti. da ,provoaare un rapido ri– !ilaibHimetnto d':Ek:}ru1Wlbr.io. Per qu ,es.to in ogni ecsnomia con un set– tore libero (quin'<li. fa.nito in quella .ltibera-sccì,ali.sta quanto in qu~a eapilt!a.listioa.) è n:eces! 1 ario un controllo d'inv-es-timt::nto ed un pro– gramma statale di dnvestimi'Jlto per ievitar:e crisi accompagnate da disoccupazione di masse. Tali crisi non iesistono nel .collettivismo. Chi tamto poco vailuta l'id""'1e della libertà da di<:hiararsi oonsen– z:ìente al COID1PJ1=-to regolamento :della fO'l'za lavorativa, troverà certo nel colliettivtismo un rirnedfo assolJUto per .abolire una volta. per 1ru.tte la dfusloccupacione dUJ1evole. M.a: a no~ tale prezzo sembra troppo alto, poiché 0,bbiamo la speranza di rngglun!}ere lo stato di occuipazicm.e completa in un'economia ripulita dai monopoli 1Pri– vat1,, in çui la politica eiccnomica JSO..ia guidata da bravi sociailisti, sen2Ja, perciò rinunciare aill'idea,11~ della libentà. Queste idee invero so:no più diffuse in Inghil'terra crue nel continente, dovie le idee li– berali m<llto spesso non furono a1tro che il camoufiage di una poli– tica r:eazionari:a. Comprendo per questo• la Sua stirµ.a per le dottrine ecqnomiie!he p:ried.Om:inanti .jn Inghilterra. La « caria bianca » del Gov,armJa inglese sulla oc◊apazione tota!;, è un caipolavoro e cosi. anche il piano originale di Kieynes .sul cO!mpenso doei 1pagarrnenitiin- 11ern.az :ionalie sul problema delle valutie. Lia pohtica ipmtica: pre– santa però sotto molti rapporti a~tti diversi da quelli suppo.:ni– bili stwd.i.aindo simili pubblkazio,ni governative. - Probabilmente "tratllwr.remo in inglese la Sua « Lettera . a.id u n marx,isita, » ~ potremo pubblicar1a rumeno in parte in una rivista socialista. Ho la viva spemanza che questo nostro ooam<bio di idee iniziato,.; in difficili >ii!O:nd.i'zioni po.Ss.a proseguire in condizioni migliora 1 te. Già ora vor-

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