Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.4 nov-dic 1944

- 23 sul~ebbe una quadro ci.elh?associazioni che oggi 1·Llpecch:iano an– cora delle s.fiere di reail:i interessi 1colle .r.ispettiV'e ,porzioni di sovra– nità: si dovnebbe ,parlare p1er esteso dsl ccmune, dlella ·provincia, della rogio.ne, de.hlostato nazionale, per non far cenno che di quanto Ci riguairda più da vicino: ma importerebbe anche esaminare il oon– formmsi di vari1e a}tre strutture asaociativie divulgatesi altrove e 1v; tuttora viventi. Il che ci porterebbe evidenbemente fuori dei li– miti del presente scritto. Aggiungeremo tùttavia qualche consido– raziane più iddl,ettamente aottinente all'argomento propostoci. Anzitutto la concezione federalistica suaco2nnata porta. come a logica conseguienza. a quell~oTientamento politico che più fr~– quentement,, si intende IJJIOf federalismo, cioè alla <richiesta di su– peramento <ieg 1i rstat i nazionali colla creazione di un organismo super-n.az.e,nai:·, m.ei: z..1~~la negazione dellia sovranità assoluta che ~ stati nazionali s ono soliti rivendk~ per ognuno di •loro. Di so– lito si pensa, che s:iaoo molto più profon'de le differenze e Je di– stanze che sepa.Tano uno stato narzionale da un altro che- quelle che corrono fra un comune red un altro, una regione ed un'altra dello stESSO stato nazionale. Perdò si \ritiene che vi sia passaggio dal co– mune alilia provincia, alla (reglone ,ed allo IS'tato!TI.azionale;ma qui ci si a.nresta e si dtiene che il ipa.ssaggio dallo stato n·azionalie a quello supen-nazicmale sia di altra natura. Cii> rper Ja troppo lunga oon– suebudin-e d'i a.isolutismo esercitata dagli stati nazionali e per la mentalità che tale consuetudine è venuta ,creando in tutti gli strati del ,popolo. Ma va finalmente faioemd.os.istrada una ,convinzione ben di- ~ versa: che il passaggio dalle associazioni interne allo stato nazio– nale a quella ,che doV119bbe costruirsi :in sede super-naziona1e è deiUa stla~a natura nei suoi vari g:radL. Non siamo nè our,opei in· quanto italiani, nè italiani in qu001to euTopei, ma siamo semplice– m.ento ri.levooti 1ed,egualmente .retaJi; <essi sono ipoi ,così solidali che iempc, membri del comune in eui viviamo e dello sta:to nazionale in rCUi quel comune si trova inserito. Siamo cittadini. del comune ie della nazione; nani ha senso dire nè che siamo cittadini del co– Jnll.I1"l in quanto cittadini della nazione, nè che siamo cittadini della nazione in quanto cittaJclini del comune: sempre dnfatlti.. così di– cendo, si jntP-inde orienta'tb"i alla mm.talità della subordinazione e quindi. del centralismo unitario che qui invece vogliamo com1bat– tare. Si tratta di salvagu"1"dare un complesso di inten essi egu al– mente o,i:levante ,ed egualmoote o·eali; essi oono pcJi così solida.li che DOOl si può 111.è salvaguardarli nè comprometberli isolatamente. Qui è inecessairio che SUaperandl.Ja frattura creata d"1la prass:i dello stato aiwonale si consegua una visione più unitaria dellia s1>M.Jttu~a po– Hti.ca cui l,a fP0TS011a ptiende parte per la soddisfazione dei suoi fon– da.~entruli jn1tJer,c,ssi. Proprio in quante deriva da questa visione unitaria e compnen– .civa, J',cs:iglen,adel fiedera1ii9mopiù propriamente detto, eioè la,crea– zione di uno stato isuper-nazionalte con deherminate funzioni di so– V\nam.ità ,r,esta inconrfond:ibilmeinte ,caratterizzata; nè si potrà così scambiarie per federalismo la furi-a agg:mssiva della tirannia o la vaga aspi~ao:i""'11e dei pacifisti e dei oosm,opoliti a base letteraria. Sì

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