Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.4 nov-dic 1944
- 17 po"1<l l'esclusione di qu.,.Jsia!S'icootrol:lo sul p<>tere ~ quindi l!a l,o– gittimazione sotti.nt6Sa di qualsiasi arbitrio. Noi non vogliamo ne– gare rie1sl.steinza di un ethos sociale; ma, ,anz:ichè ~01statizzarlo, di– ciamo ,çh.e ,esso rLOOl. ha altra rieia.ltà che neUe ,persollle singole che lo vivono, dipmdendo quindi da esse è non facendole d~pende:<e da sè. Nè si t,ratta di un ethos ohe sia wn:fro numierioamem;tie per tutte Le persone in cui si manifesta; esso va inteso, invooe come la corri-~ spcm<lenza. nelle div.erse persone, di al-tretfunte funzioni che si sono venute similarm€nte formulando in funzione di una simila– rità storica de:ll'ambi,ente in CUi le persone sono oresdute ie si sono formate. 1 Resipingiam.o dunque la sovra!n.ità intesa come l'autorità che dwìva dall'alto agli uomini che detengono il patene, mem.tr " assi sì aTrbgano j} diritto dei sacerdoti Me interpretano la divina 'I'ive-, laz.io.nc secondo che lo spirito loro detta dentro. Poichè al centi-o della realtà sta la persona umana, somma e base di tutti i valori, non c',è tanto da irnterprctame una rivela,zione, quando da -coordi– nare i ·molteiplici centri di attività in furzia della stessa prope"n– sion,e ohe essi manifestano ·al co:oirdinam-ento. Nasoe. così un'?,ltra maniera di intendere l,a so-v.rani.tà , ossia qU!e1la ·che la conside,ra come 11..uno strumernto che, deve servire a!l.lie persone farcenti paTte d'una ,collettività affinchè _po..,<:Sano più fàcilmente raggiunge.re 11 pieno spùegam:ento del1e l!Oiro ciapacità. In questo caso, la peirsana nesta al oentro a111chedella vita. politica " gli otrganismi statali an– zichè 1-endere ad asservirla mireranno ad ,assisterla, ad. atiutarlia, in– somma a se.rviir.e1alla L5u-a fo:rmaziom.e spontane.a 1 • Le due manie~ di 1 intendere l'origine e lo scopo della sovra– nità sono ben div:erse, .se si perns-a, ·che mEiiltm2 l'una intende instau– rare ifa :;-ubar,dinazilonJe di tultti i citt.adini ad alcuni pochi, l'altra mira invece a promuovere 1eda ,potenzfarre la coardinazione degli sfor7li: verso l'affermazione di tutti. Usciamo, dunqu1e da1l ter,reno deff:iF-pirazion-e e dt9'1 mito, s.e vagliamo tnotvare illn criterjo ragio– nevole di riparti7jone d-el:l.asovranità; lnfatti, ·quando si aiccetbi il critewio •1miV1ersalistico-mistico, si apre la strada ad una conc-en– trazi0111eiat..soluta:del potere ohe non ha altra legittim1azione se non l,a Jorza e.on cuii si .impone. Non è difficile, dlel resto, intEindere la m.aggior,e positività della cO'ruL·<:z'.oni~ r alisLca della sov,r,am,:ità e di queU'interpretaziooe de !l.la vi1a -as:-cciata chie vi va connessa. Essrai ip.arte daila- constatazione della m.oLtepJ:icità deLle iniziative che 1110n possono esser.e 1eliminate nè ~upel'late in 'U1J1.'astrattaunità. Si tratta anzi di rimaneiI'!e ,ade– rent~ :1 più pc-ss.ib.ileella moltep1icit.à Oil'igina.r:ia pult' promrtLOV'E:lldo una oo::;r,:fin,az:one d-elle iniz:ative. E' -Esoonz:iale, per questo, che ogni iniziativa s.La.Mspe-ttata dentro ('!erti,confini r;chiesti dall.a ne-– cessi1à chi~ alil'che .1e alt.re jnizjati.vei .si posS!amoeJ~p,ticaz-e 100 inoltre che a tutte le miziative sia dato l'appoggio della e-0llettività atka– verso detE:rrminati organismi da essa creati. L'auboirità -della socile!tà ha ,appunto queste dUIDfunzioni fondamentaà.i eh.e derivano dalla sua origine, Ch..c:,sfa come espressione dell'.esi.gecnzlaiicoor<l,inatriae della molte<pl:cità del!!> iruziative .peu-sonali. A qu€1Sto riguardo si ltev., os,;ervare che la molteplicità . impl.ic, ,J il contrasto ma non rende
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