Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.4 nov-dic 1944

-15 forme fin qui praticate, si incappa ben ,presto nelle contin~e atte a ,rinfocolare le ostilità e le inimicizie. Sicché tanto il federalismo dei pacifisti come il federalismo degli umaniltari ie dei pred icatori di una concezione cristiana della v.ita finiscono _pe r rivela.re la loTo inconsi:stenza politica e ben pre~ sto vengono aocan tonalli J llel bagaglio delle utqpie, ossia cli quelle cose che tru.tti pensan,o o~e si dovnebbero far,e, ma che pure restano sempre respinte nella nebbia del futuro .. V'è un terzo modo d.i conside<rare il federalismo separatameinte dalla democrazia: è il .Led-eralismodei Jlazionalisti e degli imper:ia– lht-i. Napoleone, dopo che constatò il fallimento del suo piano di _conquista, pensò di darne una giustificazione grandiosa coll'attri– buirsi , a c ose già fratte, l'intenzione di creare gli stati uniti di Eu– ropa; co.sì -avrebbe anche-"aivuto mcdo di far passare per nemici della pace e del l'ordine europeo gli oppositori irriducibili del suo sogno imperialista. Oggi HHùer pensa di giustiificacr-e la serie non breve delle: .5-Ue aiggres~ioni att:ribuendosi l'-intJe,nzione di Mea.re il'unità eu– ropea da[ punto di vista poHiico ed economico e ,ch~ama ordine illuo– vo questa sua &u1pipostaintienziom. Postume o pneivie che siano le giustificazioni, La cosa J1on muta; si ct.1ratta in ogni caso di promuove– i1eun mastod:ntico super-stato rri;;rultante dalla Iusione di più stati in un solo oppure dalla subordinazione di essi ad uno soltanto, più potente n'elle armi e che si considera com~ incarnante. la volontà ed Lldestino del popolo eletto; naturalmente non è difficile trovare un ,ri:;ccntro fra le intenzioni farisaiche di questi condottieri e quelle segnetissime della divina provvidenza. I sostenitori di questa cosbruzione federalistica o sono sempli– cemente dJel nazionalisti, de,i razzisti fanaitioi, ,credenti ne.l mito del popolo ienetto o sono dlegli sfiduciarti che riit-eng ono .oon s i ipossa su– perare l'assolutezza ,della soviranità statale ,chei mediam.te il Soprav– vento d'uno stato nazfonale sug,li altri per m ezzo della violenza; essi contano poi: che l'unione super-statalte, pur iniziandosi tiranni– camei.nte. finisca per t5ubire un 1emperamento a carattere liberale in forza della natura stessa de.Ile cose. A que.-t:i ultimi è da risponde,re clie, in verHà, l'azione poli– tica rivolta a creare la tirannia non può finire altr.imenti ohe alla tirannia; che se le cose ,pr,enderanno poi una •piega diffeaente, ciò dipenderà non già dalle forze eh.e hanno creato ila tirannia, bensì dalle fo-rzc che irn.prenderarnno a contrastarrla, a rovescfarla o a· tra– sformar1a; indubbiamen.t.e l';estendensi della tiiran:nia avrà creata unai -e.stma piattarfo['ma .alla ribellione contro cli essa e quanto più laorga sarà stata l'UJIÙorne dei popoli 11JeUa sch:iavcitù. tanto 1più largo sarà il loro impeto di rriscossa; non 1per questo •però si dovrà auspi– care o iaippoggiare la tirannia nè si potrà riten.erLa la via 11egiaper la realizzazione cli un regime di libertà. Al nazionalista ·puro e sem.plfoe poi è da dire che noi siamo av– versi al nazionali:mo non già perchè esso si realizzi su basi ristrette ed in forme fi.acch.e che si arienano di fronte alla iresistenza d'un più forte avversario; siamo contrari al :nazionalismo in piccolo come a qwello in girande, a queILo impotente come a quello potente, per ragioni imri:nseche -ch'e si verranno ,chiarendo nel do!I'SO dì qu-e-

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