Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.4 nov-dic 1944

12 - crazia stia tutto nella riuscit.a o m:eno d'el tentativo di !l'innova– mento , radica.le dclla struttura degli stati e<uropei. Le co nseguenze di questa nuova impostazione della 1.olbtade– mocratica si rlpercruot()no in tutti i campi della vita politi08J ~ so– ci.DJe. I prob1erni i.nternaz!.onaiHcessano :cli 1esserie problemi di fron– tiere, di di!eisa nazi:omal,e, di alLeanze, e diventano ,probiltemidi po– ten2li.amen11o ideUa sollidla,detà fra ,lie·nuove forzie dtean·ooratiche aJ1lo scopo di giungere aUa .e.reazione di una .fe derazi one d0lle democra-– zie europete. I µrob11ami in 1 t1cr.nicessano di co.ns' .31:lere nella semplice epu.razibne d.elila'struttura statale esistente 1e nel ~ovrapporJ,e aJ– cuni superficiali vincoli democratici, ma divientano quelli di c:rea11e nuovi orga:n.i di autogoVl0!11.olocale. I •problemi economici non ri– guardano più la creazione di « economie nazionali » più o meno autarohiche. ma mir.ano a togliere agli stati nazionJali la rpossibilQtà di ccmdrur.r,éancoriai una politica economica merc.anitilis'ta o impe– rialista. I iprr.cib~lemi socialisti non con~•iston'opiù nelLa tendenzaJ ad attribuire 1ndlisordmirnata-menteallo stato tutta o quasi ·tutta la ge– Slt;one d'elliecorn.omia,ma nel detormfrmre quali funzioni econom;i– chre v.a:rJno,attribuite 1ai comuni, aJlo statb', al,la federazione, allo scopo Id: 1garantire una maggiore sicurezza, g:iustiZiia e libe«'tà a tutti i cittarlini. Tutti i problemi cli.e erano giunti ad un punto moJ"ltodivemt 1 ano suscettìbj]j di esserne ri'esaminat~- e risolti da un nuovo punto di vista. lla iprim<lgr3!!1.dedifTicolltà balza subito agli occhi se si con– fronta ,la situaz'ione attuailie con quella, che tanto le rassomigl;.a, in cui ha~.no arvuto ori;g.ine i Hberi oomuni medi.'Ceviaai.,Questi son sor,ti, proprio come .gli attuali ,comite>t'i,dallo Sfa.celo dell'autolrita– d:11110 dle'l sacro roltnarno impero. Tuttav1a allora la vita ertaJ v.era– m:ente tutta ~ifluita verso· i nuclei per:iJf.e!fici dlella sdcietà. Ogni cit:tà, qgni -comune rurale, ogni -ca:ntOJ'lJC dov1eva far dJa sè, cingersi di mura; tuittti i .r1apiporti sociali ,ch'e oltrepassavano queste piocole comunità erano !e d1masero per secoli preda deLI'anair.ahia feudale. Innumerevoli 1111iziati vie, 1pur som~ ghanti, potevano al1ora sorgere l'una accanto ali 'la,J.tra, ignorand.oo: i a vieienda. ed ;ndiffierenti a}– l'eaito positivo o negativo delle altre. In quooto ambimte di ana<– chia geinerale stava il limite delle libertà comunali medioeva.li. Quando l'estensione di .pacifici 'Iiapporti tornò a creare una com~ p.!Jessasociet~, aisséU 1più iestesa di quella comunail'e i .eo tmun. t salvo rariss~e .oo~e~oni, nctn 1~~ ppe.ro in generie1 appli~art1e 1 an.co; a un,a volta 11prucnc1p10 coopemat1vo, che ,err,a, alle loro origini, .ai più es,teSJi rapporti terri1oriali, e l'iniziati,va d!E>ll'urufi.cazione ~addie rJelle,mani di qualche potente ~igno~e feudale. AJ~l'epoca d'elle libertà comu– nali .fece segu'to quella c:lelJes;gnorie e delle motnarchie assolute. . Oggi la lottla contro lo sl'ato assoluto non può svn1gersi esclu– siva.m.ente eu1la base delle spontanee formaczfoni di autonom;e p~ riferich:e. L'esis:tietnzadi quteste molteplici iniziative è certamente la premessa necessaria della r.inaooita dernocratica. Ma Sie' non vi fossero <ihe esse, esuabito al di là l'anarcltia, la loro vita noo dure– rebb~ alcuni secoh, ,come è accaduto per i comuni !JreldiOie'Vlali ma solo q~~lche s~tltimaina, o cne!Jamigliore dclle :ipatesi qualche ,;,,,se perche 11 cr'OlJ.od-ello stato naizton.a:leautoritatrio non coitndde. ~ .

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