Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.4 nov-dic 1944
8- ainglosasscmi, pert:hk in esse la lott<>d~mooratdica ,,on ha ,a.vutoi a che fare con stati assoluti, ma ,con sistemi feuda,li dii privilegi e di uanchigie. Anche quando i metodii diemoe11artlici si sono sostitui,t;. a quelli lieruda,Ji "èr;masta cos'i;ante la oonoe.zion~ e la pratica secondo cui lo statb ncxn' è 11sov:nano .rus.soJ1Uto, il padlro111e1 dei suoi sudditti. e del ,paeoo, ma seJ:ll/Plicemente ,1 gestore di facoom:le dr !i.ntei,es1S1e e~ mune al 1qrual<l si concedorno potl!l1i e danaro per ade~pi:ere alle sue funzioo.i, ma che al di Jà dei, ,poteri concessigli non ne h,i altri. Lo studro ,cleliliai p.r,oblerr,&'tikadi questi palesi """'- ci aiuterebbe molto a ct:>mprendere la crisi del corntinente <l\J!rolpeo. Infatti. quali ch:e .siano 1e ddfl'icoltà che ù.n €Issi si sono dovute e si debbono af– iron1a~e, è canatterisifilco che <Jequalcuno di questi ,stati ha subito r,mv:asione mili.talr!e1nJa1zifasciBta, uttavj'3J dm nessuno dri. essi si è sviluppato un movimento fasciista, ma. sii so111Q solo, tutt'al più, ye– rificati <lei volgari oasi dli ~adim'enrti ,e di corruzione. In queeti pae.sà la demooraziai nion:ha subito una .soluzi•one di continuità e domani essi av.rarmo certaI111ente.nuovi ,problemi, ma non. \lllJ piano polJitico sostanzialmente div:emsodal prec<edente. In tutti gli altri stati eur"IPei la dem<Jcrazia sin dal ;primo suo appacrire sru1lascena p<llliUcasi ena trovata di fu'onte allo stato auc taritario creato dal.Le monal'chie assolutJe in ,cu~ tutta la sovranità era ,condenlSa~anel governo centrale. Di fnonbe a tia,]eappa.-a,to,l'at– teggiamento ,tiipico è consistito nel tenta.re d!i sot-tqpmlo al con– trollo di assemblee mppre5eiiltatilve. La demoocraJZila iDIDn ha mai toccato lo stafo centr'111izz>i11o ,cneato ,da N apolioone, da Bislma,rck, dai re spagnoli, da:lla destra it&Nana e via diC€rufo., ma ha chi<el9to che ,qruJes1lo o~ano delentare della sowa.nità, e di ·per sè fotto per ricever~ ordilni solo da un capÒ assoluto, UJbbidisse •invece aid un gov,arno controllato e di fatto nomi.rrafu dall'assemblea rappresen– tativa. N~ conseguiva che la struttura d<>mocratica restav:a sem 0 pre un qualcosa. di Ie(S.1:Jraineo 1e di 1swperficiale st,eso su un cor.po po– litico le cui ù\eggidi fumz,iona,mento enano in •reaJ.tà antitetiche a quelle ~omaltliicfue. 1n "F'ra1t1cia ove il cOltltrasto fra stato autori– tq.iI"io e gov,emo democratico è s'tatn più niett.o ohle altrove, iperchè enbraanbi 1 for:Uemente nadlcati nella vita politica del ,pa!esee piar~iiò entram'l:>i ge1o.'li de]J,e loro prerogath,1e, si clioeva comtllnemente che nel paese vi er,an d!i faitlto due .govarnl: quello pair!amlOO.tarne quello degli uffici, òl quale .grazie alla sua con111inud!à riusciva alla lungai ad i 1 mporre ~ierrupre la sua volontà . . . Voltmdlo ~rmulare in ipocheipa•role l'a·t/tlegigia;mentodella vec– ch1a dernoctraz:a di -fronte allo s.tato si tpuò diire •Cheessa ha coosi:.. d:er.atocome suo nemico •capitale 1non1o stato centralizzato ie cen– tnalizzallJo_ve, .~• il governo assoluto, ag<'l!lbeseoondo [a volontà di un solo 1mdw1duoo di unJa r1str;etta aristocrazi-a S€111iZa .rendersi co_nto che questo era il ,governo adeguato a qure)Ìo stato. Essa ha m,'I•ratoad nnp:mr,eallJOstaito autorrttiairio un goyemn0> detnlOCrati.co oJ:t-e ~o~~ai gu1da 1 rilo,ma anche in cer1~0 senso paralizzar.lo , imlpe– di':gh ~1 po_rtave, ·ail.la _luce la _su&natu,ra naipc:4eonica ed autoritaria. CIOche puo conllnbuine a 9pi!egare ,pe11Cihè in ImghtlterrO! e dn Ame– nca, ove 9uesto petrkol_l:>, non c'era perchè troppe funzibni pt1bbli 0 che sfu@g,,vano alla ,presa del govenno, la demooraa,ia ,pobeva pro-
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