Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.2-3 lug-ott 1944
- 95 - esproprieremo, 'lenza indennizzo, tutti quei ,capiroalisti che a ra– gion veduta possiamo considerare come fOTze filo4asciste te filo– m.ziste, oocializzeremo 1 ,ci convenga o meno dal punto di vista eco– nonrico, tutte quelle iproprietà industriali, finanziru-ie, aigrico~e in cui a1bergassero ~endenze veazionarie filo-fasciste. PJCoprio pe,- po– ter effettmu,e queste espropriazioni e socializzazi=i. di interesse de– mocratico superiore, vogliamo che i Consigli di fabbrica non si limitino ad esser org,anismi dli difesa del salario, delle wndizioni diel :lavOTO, ecc., non disperdano le loro energ1e in eccessivi espe– rimenti di collettiviz~azione aziendale (nel cosiddetto socialismo autonomista: in realtà il socialismo dev'essere pianificamo S[eCondo gli orizzonti tecnici i più ,ampi possibili e le socializzazioni az;len– dali, pur necessarie in ,alcune branchte, devono essene in runzione di quegli orizzonti e. non viceversa). La funzione primordiale dei Consigli di fabbrica deve ,essere, inveoe, se vediamo giusto, di ca– rattere politico-rivo1uzionario; essi devono estivpare dagli stabili– menti con ,qualsiasi meo:zo, le vadici d.!l Teazionarismo finanz1a,tori, del movimento fascista. F.
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