Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.2-3 lug-ott 1944

- 94 - violazione della 1eggie) de loro imprenditori Quindi, pianifica– zione ,ohe non rende lo sbato nazionale padrone -dell'econrunia nel suo •co1npfosso e perciò n•e,ppme è ,cli ostacolo all'unifi,cazioll!e.eco– n.omica1 del nostro conti.!nente ed al1a sua F,eiderazione politica. Anzi, la pfani.fìcaz.ione del risparmio ch.:e s'investe (non di tult'to questo ~ispa,rmio, ma della sua parte ,reputata -decisiva nella si– tuazione d'em.engenza) può benissimo esser.e attuata su soala con– tinentale da un organismio su[Pernazionale di finanzi,a,miento di certe industrie. l.a sltiabHizzazione m0111etaria mondiale interniaziornale, che tuitte .lte nazioni unite accettano o~a in liruea di principio e di cUi edificano gli organi d'applicazione, d off.r:e un iesempio forse non da imitare, ma oomunque da· m1editare. Se Sl ammette la pos– sribilità pratica di un esercito, federale ,europeo, perchè non do– vrebbe essere possibile un Istilbuto ,pubblico •europeo di fin<lnzia– mento e di controllo di certe lndustrJe chJ.avi? (Tra pa11entesi conviei"Le niotare chie proprio noi itald.aniavrem– mo tutto da guadagniaa,e da una tale pianificazione del credito, chè essa ci pevmetterebbe di risolverne, senza dover ifairricorso al solito metodo della protezione doganale antieco111omica, il problema clella oostra iindustria metalluTgica). A questo punto mi vjiene un dubbio. Mentre io -cerico di di– fendere, dei confronti di Pant. e di Rio., una cert!a pianifi:cazione; altri compagni mi rimprovereranno di voler ptanificatre troppo poco, cli inon voler socializzare .abbastanza, di voler rispa.rrn.iarre un settone privato troppo ,ampio. Questi compagni avranno torto e !'a– g.i;oneinsieme., torto dal punto di vista economico, ragione dal punto di vista ,poli1:rico-rivoluzionario. Economicamente ,ci oonviene agi.Te, in senso socializzatore, solo su alcuni fattori chiave ben determinati re delimitati, che possono esser diretti attravooso opportune 1eggi dagli enti pubblici. senza che ciò 11'€nda necessaria la creazio!lle di un'immensa burocrazia poliziesca. Il ,credilto industr1ale ,aj)lp'1rtiene a questi fattori; in Ita– lia la sua pianMicazione sociale può <>ssere effiettuata da un Isti- 1lu.to !)'trastatale di finanziamento ben_ congegnato, che abbia all<! sue dipendenze alcune centinaò,,, di funzionari competenti e one– sti. Ma se, per >esempio, volessimo soci,a.Lizzare tutta l,a miedia in– dustria, awernmo blsogr,;o di tre burocrati al .posto di ogn{ medio 11:1-prendit<:r~ (1: ce ne sono molte ,migliJaia nel nostro .paese), e di due pohzrotti :fiscali per ogni arianda ("l fine di controllare i tre burocrati ,che la dirigono). Senza òilre che. 1nvec-e di riuscire a ?"!Ja:b?rare C?i Consigli di fabbrica che tutti auspichiamo - sia ,n regime ,pnwto che in regime •~atale - i tre burocrati e due poliziotti potrebbero facilmente entra~e in conflitto con questi cacciando iCOSÌ tutta la socializzazione in un vicolo cieco. ' Ma Feconomia non è la sola attività umana:. Non si vivie senza pane, ma: neppure si vive di pane soltanto. Vogliamo essere sicuri della ,solidità di qu<!Iregime democratico •antifascista per il trionfo del quale il mondo ~ersa tanto sangue. Siamo fautori di urna rivolllZione sociale che gamntilSca la di– pendanza del potere politico dalle =se lallfolratrici. E perciò

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