Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.2-3 lug-ott 1944
-7- w,'involuzi<>ne verso tradizionali contra,ati delle potenze, a.oche rem<>'fa ha carattere tattico (ma ci conferma lo stretto legame tra la tattica e l'id~logia ,riv,c,luzionaria): tutlti ; partiti rivoluzionari devono gettairai senza gelosie reciproche 1111el movimento: noi pen,– si-amo sopratutto al p. d'a.: la sua presenza a fianco dei partiti ·marx:isti è di per \SiÈ sola una garanzia di sucoesso democratico ed un ostacolo a rit<>'fni totalitari, •sempre ,che la sua .presenza sia ef– fettiva e ricca' di iniziativa.. Naturalmente il successo non può essere in funzione ooltanto della situazione italiana. Il ,problema della rivoluziorui democra– tica, o, come altri lo chiamano, della democrazia progressiva, di– pende strettamente da.lla misoluzione che sarà data al problema eu– ropeo dopo qu~ta guerr:a. :Ma, nei suoi termini internazionali, il problema non differisce sostanzlaòmente dal proMema interno. E' oggi chiaro che !',assetto definitivo dell'Europa dipenderà in massima parte dalJ.a volontà dei vincitori, in prati<Ja del gruppo am,glosassone e della Russia. Mia. 1 l',errone più grave è di pensare che la volontà dei vinciltori sia indipendente dall'effettivo movi– mento che si va attuando 1'nEuro'pa attraverso l'insurr.ezione. Non si tratta, come accade sp;esso di sentiT ripetere, <lii '1.lil oorto « mar– gine d'iniziativa » lasciato agli stati europei. Finchè resitiamo su questo terreno, l'unica possibilità d'iniziativa sarebbe quella di speculare, sul terreno 1pollticc-diplomatico, sulle diverg:enze tra vincitori al fine di tirarne i ,massimi vantiag.gi possibili. I contrasti tra gli anglosassoni e .la Russia sarebbero indispensabili per far valere una 111ostra relativa indipendenza. Lo ·:Stessomovimento delle masse che sa,ebbe chiama/lo ad appoggiare l'azione della di– plomazia statale minaccerebbe di assumere un atteggiamento ri– bellistico e nazionaliotico !P'€0I'Chè il suo obbiettivo diretto sarebbe la politica <legli alleati vmcitor.i. Ed il ~ivoluzionarismo dei vinti nasce sotto il segno dell'impotenza, Il movimento democratico, supernazionale ,ed europeo deve inV1ec.e agire come Strumento di mediazione ie non di ,contrasto tra gli anglo.sassoni e la Russia. Di fatto•, di fronte ad uno sviluppo di eff,ettiv;a democr.azfa contiinentale., non vi è a priori alcuna ragione perché i due gruppi possano creare ostacoli. Conrenti sempre più forti nei paesi ,ang:losa.sooni si mostram, favorevoli ad una demo– crazia prog,r€GISiva e ad un'eliminazione violenta delle rocche bor– ghesi reazionarie. Ma 1~ppure i ceti .conservatori possono essere durevolmente contrari: = secolare ,e,duoazione al1a libeltà non può che disarmarli di fronte ad un appello della democrazia eu– ropea. Nonostantie tutte ,le prevenzioni, antri.chee recenti, VierSO' il totalitarismo sovietioo, le forze progressiv1e riunite .nei comitati. di liberazione dei vari paesi sentono dli avere nella Russia run natu– rale alleato. Lo st~et!Q legame tea la •classe operafa rus.sa e il go– v>emo sovietico influisce in tullta l'Europ,a insorta dove la cliasse lavoratrioe operaia e contadina è oggi il principale organo della rivoluzione dem'OCratica. Come nel problema interno, anchÌe m quello intecrcnazionale il successo del movimento unitario democratico è in.cento. Se avremo
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