Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.2-3 lug-ott 1944
- 83 - E, per ,l1it,ornare all'arrgomento specifica,ment~ nostro, se gli studi rigorosi di storia economica, politica, socia:le 1 militare, ~li– giosa=-mod:erna,son,o russaidifficili in It.alia, ,per l'insufficienza no– strana dei mezzi tecnici ch'essi suppongono e, sopratutto, per l'im– perante clima fascista, non è questa una ~agione di più per dedi– Cla:re le mjgliori energie a,c1 afferma,ie tra di noi. ma1grado tutto, quegli studi, che la dinamica mondiale rende sì urgenti? Il Cione ci rende edo.tti dei dubbi, dielJleinsodclisfazioni, dei tormenti che affior.ano in «casa Croce» e che investono i campi della logica e deJl'estJetica, di cui il Maertro è maggiormente padrone. Ivj è il ipreg.io del suo libro. Ma, come già abbiamo doViUltopre– metteve, sanebbe vano attendiersi dal Cione un contributo alla so– luzione propriamente filosofica degli interrogativi soùlevati. LasoLamo tla parrte il' problema estetic<1 di cui invero non è qui la sede. Ma dal rpunto di vista ,dJella logica filosofica ch<esenso ,ha il dwe, .come fa il Ciane, che « !',errore del Orocei è quello di staccare gli .atti d"lla .singo.lB pensonalità cveatrice. di fissarli in un.a loro ,statica oggettività i, di igiuclicarli secondo dei concetti oui egli ipostatizza come ,atti-vità d'uno Spirito univ,ersale superiore ai singoli soggetti »? Non ci vuole molto acume per s,oor,gere che un talle 1cimprovero conduce diritto alla n1ega:ciO!lledella filosofia i,n quanto àttività obhle1Jth,a ed imparziale di pensie-ro, distinta dalla praxi:s in cui siamo personalmente, soggettiv.ament,, inteiressa,ti. ]jJ giudiZio logico implica la ,ricerca ,consap,ev,ole deH'univie,rsa,le nel ,pa..rticolare, ossia suppone il concetto dell'universale, suppone la sua foticosa clabo,azwne aut=oma. H Croce, al pairi di ,ogni fi– losofo logico, rivendica i dLritti di questa. ma è ben Ioni.ano dal volleme fan, ,una categorila platonica divi.namente suiperiiore alla praxis rpersoM!le quotidiana. Se, tuttavia, v.n tale rimprovero è di sov:ente ·mosso a.il C roce, seppUPe gener.a1mente in modo più intel– li,gten.1Je di carne non lo muova il Cione, è per una ragione non lo– gica, ma pra.tica. Il sistema filosofico del Croce è, per dLrla con parola ch'egli ha :reso :di uso comune, circolare. PeriÒnon è di innumere:voli di– stinzioni, sibbene di quattro distinzioni fondamentali: l'ultima di– stinzione, che corona l'<rli.ficio, è l'etica. .M.a, se ,la circolarità è V<lra cLrcolairità progressiva e non semplice iri,pletiZÌO!Ilie di sè stessa, la corona dell'edificio non dowebbe forse essere il vero principio, il motore fondamentale? Se è ,esatto che i distinti si svolgono in condizioni di JJ')irità finehè si giunge a,IJ'etica, non è pure vero che q,ues:ta ha un'aZi,O!lleirifurmJaillri .ce.sì potenW\ da: falli1triire in modo preminente sull'ulterfo11~ stooia degli altri distinti? L'obbìeziOnlEl non è nuo"a, è l',etema tenderu,a, ,dielllO spirito umano ed unificare la teoria e la ,pratiea, assegnando all'etica la funzione unifioatri<le. E' un'-obbiezione che la storia delli, fi1osofia d.is <:u11e perennemente, di c,ui tiene sempre e.onto e che mai può accetta<re in pi,eno, rpena il liqi.ridat1e la filosofia medesima a pro– fitto della pratica puxa e semplice. Ma è un'obbieo:ionJe oh,' parti-
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