Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.2-3 lug-ott 1944
IL PASSATO NEL PRESENTE BENEDETTO CROCE Non ,possediamo ancora una valutazione storico critica ade– gu.atw del pensiero di Croce. Abbondano i libri sull'argomento, ma 111 critica di ,una filosofia l'lescle cferti,Jeoolo se faltta alla luce di un'al– tra fi.lOSQfia, che abbia assimilato il ,succo di quella presa in emme e. sviluppato, contempora!!lleamente, idee nuove. Nei canfronti di Crooè ciò finol'a non è avvenuto o almeno non in forma organi.ca . Conosciamo numrero,,e glosse mlM'ginali alla filOOK>fia crociana, che recano dn sè la promessa del superamento -storico, ma lo sviluppo sistematico di ta:li <a,ppunti è ituttora nei voti, vuoi per la diffi– coltà politica di compierlo nel clima illiiberale .d!ell'Italia fa.sdsta, '-'llOi perehè negli stassi paesi occidentali, o\lle il ,pensiero è rima– sto libero, la sua esposizione filosofica ,rigorosa non ,gode dei fa- voni del mondo eul turale. . Il libro su C..oce di Edmon<;to Cloine, già stato per !ungiti anni « clisoepolo pi,e,diletlto » <lei MaJestro e ohe ha finito con lo staccar– . sene ,per il mdtivo molto prosaico ohe il crocianesimo gli procurò al– CUlllÌ m€isii di p1>ClÌitìoo confino di pdlri.zia in un paesello della Luca– nia (cosa questa che il sensibilissimo Cione qualifica di calv,ir.o, fingendo •di ignora,,e che altri crociaru hanno stmcamente affiron– tato dieci Q qwndici anni. di oaroere •duro o le pugnalate degli as– sassini, come qirei tiratell!i Rossel;li e quegli a-Itrifondatori di « Giu– stizia e Ubertà • dei quali il « discepolo pred:iliatto » sa rlimi solo che il (!rooe non approv;ava ila loro evo1uzione veroo le eresie so– cialistiohe più acvanzate), questo libro grOS1So di circa 400 pagine, con molte note, non. aggiunge gl'anchè alla critica de,! nucleo in– timo del pensiero crociano. Il Cione ci racconta, beninteso, di avere SUIPeT8to la propria scolaresca dipendenza dal Croce con uroo filosofia di pr-0pria il!l– venzione, quella della persanalàtà, ma qUJeSta viene defutita nei termini più vaghi imma,ginabili, quale « centro sintetico e !)Nr duttore di oui l'opera <lOOilpiuta vien conservata ed assimilata pe,: sarvdr da punto di pwte,nm al Lavoro diel domani > ed è "ll"J)Og– giata da .ragionamenti come il seguente: « io non rappresento soJ.– tanto ciò ohe ho >fatto finora, ma anche e SO!)Tatuttoquel che posso fu.re, ,quello mefaro». Cii>,equiv<lliea contropporre alla filosofia di Croce, per oui l'uomo (e l'u-- ·ità) si esaurisce senza residui nella
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