Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.2-3 lug-ott 1944
- 77 - ma.sse avrà vealmentie vinto, quando si consoliderà (e si trasfor– merii} :l nuovo equilibrio oociale. Sarebbe fare torto ai « federalisti •, uomini <li tanta cultura, i1 suppoae che essi non abbiano meditato sui casi qui rievocati della stoxia rivoluzionaria. Ma, evidentem!ente. s~wggono alla con– clusione 1ohe ll1lei der1va iperchè dalla loro insistente· aocaidta critica, sostanzia:hm<lnte ,gi,usta, delle incongruenze della democrazfa socia" lista tradizionale, dlllfo teorie illuministiche sulla bontà naturale degli uomjni e di ,quellle romantich!e sulJa missione di un popolo o cli una classe! sono ·portati ad un eccesso di diffidenza verso l'idea stessa di r1voluzione deimocr'11ti<:a delle masse. Eppure qlll!St'idiea (è la realtà che ne :scaturisce} è la ipremessa essenziale per la vittoria del « federalismo » stes so. n non ricooer soorlo francamente fa sì che Pantagruel, di solito co.sì ooncreto, di– venti vago quando si parla deb]e chances pratic he de l « federali– smo » 1 che non sappia dirci se non che « l'urgenzia della questione, la po:ssibilità a portata dti mano della sua soluzione, la fecondità deì risultati benefici 1che ne der:ivierebbero, non possono mancare di ese:rcitane un' 1 atttrattiva sempre più pobe!nte suigili uomini politici». (E ,pensare dhe I1aintagruel sa benissimo come gli uomirti politici oggi sulla ribalta siano soliti a far.e il cantrairio di qu·el che con– vem,bbe facessero, o quanto meno ad esitare ...}, Non ci nascondiamo che la nort:ra rivoluzione democratica potrà essere >a:ncheoconfitta, Ma proprio l'esperienza dielUerivolu– zioni germanica del 1918 e spagnola del 1931, che e0dentemente preoccupa Pantagnrel, ci prova che le sconfitte sano lai,gamente facilitate dal tentativo disperato degli uomini politici democratici di limitare •La ,r,Woluzione, dd. fiatrla fin:ire anzi tempo, insomma dalla loro folle pauira da.vanti ,alilospettacolo grandioso delle masse tumultu.mti. Più saranno decisi i militanti politici (e ,i loro <parti.ti } che ader.i.scono alla rivoluzione delle mrusse, più spingeran, no le mais.se ad amd,a,re fino in fondo per la propria strnda (i:nvece di cer– car d i mett.ene loro le redini), maggiori sa;ranno le loro <probabilità di l])alrtiecipare non ad una sconfitba, ma ad una 0ttoria democra– tica rivoluzionaria e di far prev.,J'erl!, dopo questa vittoria (,a,Jlora si), il programma di ricostruzione del partito politico più lungimi– irainte, Ne1!\approfondimenlto della ,rivoluzione democratka in una serie di paesi sono le migliori chances del « federaliism,o » teuropeo. E se gli Alleati saranno ostili alla nostra rivoluzione e la soffocheirainno? Intanto, a7ll0he i re drl Sco;oia potevano irrniPiccruresolo chi ave– va!Jlo i.n ,mano. Gli Alleati polnlanno fa1re H tempo bello e brutto nei nostri paesi, finchè vi ,avranno i loro eserciti di occupazione, non dopo. Non è loro interesse ],asciarveli p er molto tte mpo; sa– rebbe un impedimento essenzialte alla ripnesa economi.ca nei loro propri ,paesi; fattori politici e sentimentali s pingeranno anche al rimpatrio delle truppe. Oerto, se funemo trelle bestialità, se instau– ooremo ditltature del proletariato m tipo trotslcista, se sviluppe– remo il mo0mento per la « federazione » ieuropea nel senso di
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