Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.2-3 lug-ott 1944

- 72 - nata. Ma la t.ecnica in sè è mnocua. Gli istinti della belva sono, stati risveglia ti e pot.e nziati eia ,m',istituzione politico-sociale: dalla so– wànità assolru.ta, amm:essa trooo ruperiore aU dirit11o, •alla legge, alla mo rale, alla civiltà, dello stato nazionale. Da crudeltà, la ra– pina ai mano annata, la sopraffazione sono fenomeni umani (o, se si VTUole .na1rurali) -eterni. Ma: questi fenomeni hanno trovart:o il loro poten~Lamento e la loro sistematica onganizzazione rn.ell!amentalità per cui ogni azione violenta o 'Perfida, che in sè la morale condan– nerebbe come deHttuosa, diventa non solo lecita,. ma iaru:i dove– rosa se è ,commessa in nome dello stato nazionaJ.e e dei suoi attuali gov~ti. Tale menta!I:ità statale-sovrana ,abolisce infatti rutti i vincoli morali. e gjuridici rcoi quali !'umanità ha saputo g.aranfue, nei seooli, il 3UO ,progresso eWile. L'evoluzione della sovr.l'1.ità stata.le nazionale fino ai tenn.in.i parossistLci odierni ha, natue-almen te, forti m_otivi economico-sociali. Non a: caso ta\e evoluzione 5i è spinta più innanzi nell'Europa_ con- • ti:nentale. La concentrazione dei capitali in ,poche manii. ,prevista dal Marx, è imdubbi<Jimenteun fatto d'importanza decisiva. Ma non perchè, come il Marx cvedeva, ciò melliti il compito del proleta– riato, teso all'espropriazione dei pochi grandi espropriatori e alla sostituzione del capitalismo ool socialismo, sibbene pe,rohè - al– l'opposto o quasi - 1gener,a: \In regime •econonUco iequidis.bante dal 1 capita!lismo hberale e dal socialismo proletario. un neg:ime partico– Iru-mente arbitrario e forte del suo acbitri,o. Coloro che maggiori ricchiezz;e,concentrano nelle loro ,mani, ne awrofittano ,per crearsi dei rprivil.egi, sanzionalti e giustificati e di.tesi dallo stato mfzionale, il cui governo corrompono, conquistano o variamente infltuenzano. Tali privilegi non SO!nO più semplicemente anti'Pmletari; -a gruppi di operai oeganizzati in sindacati più potenti 'POSSODO an;oi essere concesse piccole rette <lella torta e, viceversa, buona ,parte della m~a borghesia può 1essere violentemente r,esp:intadal truogolo. Nè La lotta di classe proletari,a, anticap.itali:stica può sperare di spuntarla contro tali pe-ivilegi; essi sono divientati initeressi fonda– mentali dello stato nazionale sovrano e..vivono finchè questi vive. i:li tratta, è ovvio, di ,tutti quei privi:liegi dogana.li, fiscali, filnanzia.i•i, mili'llari, di tutti quei monopoli de factQ o de jure ohe i ,gruppi eco– nomici [Più potenti, i supertrust e simili, riescono ad accaparrarsi, che incarnano nella ,pohltica economica d<!l.lostato nazion,a,le · e la cui d:if>esa armata affidano a qual&asi ceto politico-militane che sia disposto a .gestire lo stato, senza scrupoli di sor'.a, nel senso del– l'ulteriore svil<uppodi detti 'Privilegi. Tale processo Pantagruel" qua– lifica di sezionali.mio; è il prevlclere di una sezione della vita eco– nomi-ca sull ',insieme d!e1Ja nazione. E' un procesiso in atto anche fuori d'Europa. Ma, in Eurqpa, la molteplicità e la ristrettezza del:Je fromiene nazionali, quando SOl!l fatte ooinciolere coi privilegi delle singole olig.archie -economiche nazionallman,te più foo-ti, ro-– V!lll'71'0 Ta:p1damente tutta la congiuntura -economica (e basti pen– sar!' ai nostri assurdi dazi doganali) ,e le lirizioni su tali frontiere, quando son opee-a di mandatari ai governi degli stati di forza ohe

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