Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.2-3 lug-ott 1944

-- 5 - '!f'mbra • noi quassù, come paziali:zzato nelle sue inizave di poli– !lca int,erna (militare 'I' sociale) e di pollitioa estera dal fatto di es– sene costituito da una coalizione di pal1titi anzichè da un movi– mento umtario, sia pure mosso dai pa'Utiti. Ma dove 1e masse si muovono, la tendenza è cliversa1. La conquista del potlere non ay– v'ene più soltanto attraverso i,l governo, ma attraverso La costitu– zicme ,ed il rafforzamento degli organismi di massa. Il partito può e deve dare l'impulso ed as$econdar.e questo movhnento, ·ma non ne è più lo strumento esclusiva, ed -essenziale. Le masse, quando si agitano sul serio, sentono 1prrofondamente, .e- fanno sentine ai poli– tici di partito, l'esi,gell!Za dell'unità di tutte le !forze progressi.-e senza distinzione <li p,µ-titi, di ide,ologia o di coscienza r;eligiosa. Questo lo viediamo ,chiaramen1;e nei m,ovimenti militari della resi– stenza. La fcmmula. che meglio :soddisfa i combaittenti più arditi non è quella apolitica o militaTistica patriottioa (che è poi 1,a for– mu,a di un partito, il partito azzurro), e rueppure quella di partito, ma la formula -del movimento Ulllitarid che riaccoglhe uomini di diiversa tendenza acoo.munat.i da un UJllicofine democratico. Le for– mazioni G. L. e Garibaldi sono un chiaro esempio di organizza– ziane unitaria, politica sì, ma supel'partiti: resta' -aneora il doppione doll'organizzazione. Ma lo vediamo ancor più chiaramente nel mo– vimento oper,aio. Attraverso la resistenza la classe operaia si è data orgiani nuovi, che non haillna -carattere di partito e nep.puve stret– tamenit.e di clas!le. Natur.ailm-ente- qu-esito processo è ancora ben lungi dall'aver trionJiato. La si.tuazione può ristagnare, oppure, più probabilmente, può iesaere necessario di .affrontare i .reazionari sul v-€<:chi,o terreno -dieii. poteri 1governativi. Ed i partiti perciò restano di riserva e non possono dissolv.erisi. Le.d'.rezioni del partito comunista ,e, del p,arttito d',azionie ne1- l"It.alia settentrionale harnno intuito ,con es-attez2Jaquesto nuovo pro– cesso e le possibllità che vi sono connesse. ,GTan parte degli sforzi del pa.rtito comunista sono .rivolti a costi.1.uire deMe organizzazioni. unitairie ed a rafforzare quclle esistenti. Non 1possiamo prev1edere quali Soalfanno le decisioni della direzione centrale del partito co– munista ad uni,ficazione politica avvenuta, ,ma il suo• .indirizzo de– mocratico nell'Italia occupata è un fatto incontestabile. Com;ita,ti di liberazione nazionaJ.e nelle fabbriche e neHe professioni, Bri– gate Garibaldi, Fronte della Gioventù, Gruppi di dilfesa delle donne, sono altrettanti campi nei quali il partito comunista ha por– tato tutto H peso della sua esperienza orgrunizzativa a.l di là del– l'esolusivism,o di pa•rtito. In Italia però le di-fficol,tà sono superiori che non in Jugoslavia. L'eterogeneità sociale df2'1 nostro paese a struttura aigricola industriale rende· più difficil-e la dissoluziJOne di una rigida politica di cla:sse guidlata da un partito a struttu.ru , dit– tatoriale come era il pailtito comunista storico. Inoltre le, forze borghesi si trovano affiamcate " quelle diemocratiche nella lotta contro Hitler ed è logico che esse resistano con tutte le loro forze ad una profonda trasforanazi,ane istituzionale del regime derno– cra:itko: la Costituente, che è finora la parola d'ordine dei partiti progrnssisti in polemica colla monairchia, può diventare una tzrin-

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