Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.2-3 lug-ott 1944

li modello ci è dato provvisoriamente dalla Jugoslavia. dove maggiru,e è stato il trionfo delle forze progressive. La borghesia nazionalistica, partita pur ESSa in guerra contro Hitler, non ha retto alla lunghezza ed a!l'a~pTezza del conflitto. La logica stessa della sua paura delle ma9"e ed il metodo tJradizionaJ.e e prudente da .essa adottat.o l a ,pocta va dritta all'attesa €<l al compromesso. In– dipendentemente dal.be loro bu'Otlle o cattive intenzioni, i reazto– nari si sono posti obiettivam<>nte sul teNeno del tradimento. Il moviment.o popolare li ha identificati e li ha gettati dall'alt"" par1le della baTricata, accanto ai tedeschi. Nonostarute le simpatie ini– ziali e n,c;n lievi ragioni di solidarietà di classe, lo stesso governo conservatore inglese si è visto costretto ad abbandonarli. In Jugo– slavia il movimento è nella sua integrità popolare e democratico e noi vediamo che la forma che esso si è data è quella del movi– mento unitario. La disintegrazione dei vecchi partiti si è in e$0 consumata quasi senza nesidui. Non importa che 1'iniz.iativ,a sia stata del partito comunista. li partito che crea. un nuovo stato di pkcoli 1contadini autonomt!lti e demo·cratici non è più il vecchio partito di étite autolUta.ria.Varie circostanze hanno favOrito lo svi– luppo di questa organiz,iru,ione unitaria e democratioa. La relativa umogeneità sociale dielle masse contadine eroate e slovene. e d'al– tra parte le !orti differenzia·zioni nazionali ie religiose sono circo– stanze ,propizie all'unità del movimento e ad impedire che ,esso s'irrlgidi.sea in schemi autoritarli. Importa qui sottolineare che pro– prio nel paese dove massimo è stato l'attivismo guenriero delle masse popolari, con partecipazione totale alla guerra senza distin– zione d'età e di sesso, ·quivi più ·rapido e completo è stato il pro– cesso di formazione e di consolidamento degli organismi unitari cii base. L'unità interna è differenziata con un forte impulso verso forme federate; nesta però U dubbio che questo federalismo resti oonfinato alta sfera Lnterna e che dopo spezzato il militarismo panserbo non sia tJuttav:ia morto il nazionaUsmo jugoslavo. Ma non solo ;n Jugoslavia, dappertutto noi vedi&mo che le mass.e combattenti tendono a darsi una forma organizzativa che va al di Jà dci partiti. I partiti acquistano un forfle rilievo proprio là dove più chiara è la tendenza al ristagno, dove le forze bor– ghesi conservatrici e reazionarie Si trovano nel1o stesso campo con quelle progressiste e p erciò la lotta 5j orienta secondo lo schema classico della oonquista governati.va del potere politico. Allora è logico che i lavora!,ori si diano come st.etum:ento dJi lotta il partito, che è \IacliziO!l'lalrnJente lo strumento più idoneo per ~esistere sul piano della conquista dei poteri pubblici ai tentativi reazionari e per puntaI10 alla conquista del potere: logioo corollario della c~n– qu.ista governativa del potere è la dittatura di classe, lll01l importa ae puramente proletaria o coll'aggiwita degli intellettuali e dei µi.ccolo-borghesà. In Italia, e soprattutto nella par1ie liberata dove il movimento di massa è st:at.o generalmente scarso, a~mo a questo fenomeno di ristagno e di conseguente polarizzazione della politi<:a intorno ai partiti: la politica del gOVlernodemocratioo di B<>nom.i risente fortemente cli questa situazione: eeso è, o almeno

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