Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.2-3 lug-ott 1944

- 52 - lire un nes.so fisico per casi dwe, tra le due parti degli accordi e di fonde insieme le s~luzioni politiche e religiose dell'antico contH.tti?, Mussolini al conbrarào 1111 sempre negato di aver a':"ettato _il punto di vjsta dell Papa, e non vi è ragione di _mettere ''.1 dubbio questa di<,hlarazione. E' evidente che, durante 1 negoziati, questo J)llllto controv€1l'So,malgrado la SUJaJ fondamentale lmportan~, fu 0 del rutto evitato oppure regolato da qualche ambigua dichiara,– ztone che non figura nei documenti. Le du-e partii erano talmen11! amsiose di concludere il ipattto, che si accontentlarono di 1asc1~ da parte per il momento tale prohlema. Per quanto nguarda 1 mter– nazianalizzazione deglo accordi del Laterano ,mporta pooo, dopc tutto, ,quale delle du" contra dittorie dichlarazioru sia la vera, se quella del Papa o quella ili Mussolini. I punti e.ssenztl,ali del ·pro– blema sono: primo, che un concordattio è per natura sua un affare mtemo che non riguarda alcun paese o g<>V"rnlosh1amlie!ro, e che, tome tal~ è incapa.Qe di assumere un carattere interinazioamJ:e;se– condo, e più importanoo, che nella conclusion.a degli accordi. Jati,.– ,anJenSi lle due parti <lichilararono essere loro intenzione che il patto non fosse da ,sott,c,me,ttere ad alcuna .garanzia internazionare. Su questo punto non vi può essere il minimo dubbio. Pio XI spiegò più e più volte penchè non abbia domandato una garanziia, stra– niera e Mussolini dùari che da p,n-1:esua la esclusione di ogni ga– ranzia est.erniaera stata una ,cx:mdizione sfaie qua non dell'accordo. Con queste prove 'Ìl1 mano jl governo italiano, del dopo-guerra sarà JllÙ ,ch<egiustificato se assumerà il punto <li vista che ogni tentativo di aggiungere una garnnzia intemaz,ìonale agli accordi · del Laterano li Tenderebbe automaticamoote nuUi e privi dii <ef– fetto. A qweste poche OSOO!'Vazionidobbiamo aggiungere ancora ch,e questa garanzia intternaziona:Le, 1ungi dal! 'agevolare il miglio– ,ramento dell,e reJ.azioni tra Chie<,a e Stato in Italia, provocherebbe un nuovo e penoso conftitto. Funzionerieb'be come un boiomerang contro iJ Vaticano, ,che sarebbe tenuto responsabil<e per J.a viola– zione di una d~lle condi2!iorti ,e,;s,enzia!i m base a cui il trattato del Late"ano fu conchtuso; aggiungerebbe, alimento alla fiamma del– l'anticlerical!ismo .e promuov<erbbe una generale ostilità contro, la Chiesa da ,parte del popolo italilamo. La garanzia internazionale, specie oo fosse estesa a:! concordato, ridurrebbe in ,pratica l'Italia ne1le condizioni di \\lJla .nazione sotto un reg,i,me di ,capitolazioni, proprie nel momento in cui le capitolazioni sono in via di aiboli– zione anche nei pa,,s.i arretrati. Pio XI, subito dopo la conclusione <l<ell'accordo, <fisse che a parer suo, qua.lsiasi garanzia internazionale sareboo senza wilore. Non ne aveva avuto in passato; non ,potrebbe avernie alCUillo dn av– v~~- RivolJgendosi "1 oorpo diplomatico, il 9 marzo 1929, egli di– chiarò ancora che t.Ina: gairanzdaesterna. non era desi~abi!le nè a<icettabile per quanto riguardava la Santa S.ede. Lo scopo di una garanzia - eglìi disse - è di servlre come diresa contro dei. ne– mici, ma; lJa Santa Sede non ha nemici. Se si esclude il motivo della -difesa, allora la g-aranzia pr<enderebbe il carattere dò; ,protezione e ·ùwela, m;, la Santa Sede nmr ha bisogno di protezione e ~i,fiuta

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