Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.2-3 lug-ott 1944
-3- punto di vàsta cronologico, appartiene spesso ai ceti borghesi che dispongono di un forte controHo sull'eses-c:i'tlo,stilla polizia e in ge– nerale su tutto l'apparato staWe, dal punto di vista più sostan– ziale del metodo " dell'efficienza appartiene oggi rert\pre agli strati popolarri e democratrici. In questo stesso numero del1a nostra ri– vista è stato posto in rilievo come nella ,lotba, ant:iJfascistasiano ve– nuti a trovarrsi a contrasto due m,ertodifondamentali: quello dei deti conserv.aiJoTj,paurosi cbel m'Ovimento di rniassa e perciò inte– r,essati ad una CO'lldotta prudente e controllata della resistenza, col risultato di restare pericolosamente esposti (sopratutto nei lunghi anni di vittorie naziste) allJe: lusinghe di com,pro1111essi coi tedeschi o anche semplicemente iad una disposizione psicologica a fasciar fare agli alleati; e H metodo delle rn,asise popolari, ron gli ,c1perai alla testa, d~e ad afl!emJ1aresè stesse attraverso il combattimento ad oltranza. Metodo della restaurazione o metodo de,lla rivolu– ziJon,edemocratica. La differenza va oltre -la s.fera dei movimenti interni di nesistenza. La ,nostra fiducia nel:l'LnghHterra. anche ne1- l'lnghilterra conservatrice di Churchill, nO'll deriva dalle sue astratte ,en1llllciaeioni di principio democratico,, ma dalla cruda ed iooondizionata deternùnazione ·colla qua1e ha affrontata il con– fli1llo anche nJei momenti più tragici, portandolo :,1 suo attualie sbocco vittorioso. Alle differenze sul mcdo di combattere la guerra sono strettamente connesse queJle sul fine immlediato da ""alizzare in sede politiica e sociale. Le classi booghesi accantonano ogni proo1ecrna di rioostruzione perchè sognano lo istatus quo -ante, le -classi lavoratricii nella loro parte più aI1c!ita e, oorn.battiva, legano la loro azione militarie ad un obiettivo rpolitico immediatu, che si riacssume in poche parole: con– quista effettiva deJ potere politico da parte dellt> classi lavora,trici. I .riflessi sociali di questo mov,imento -sono ancora sottintesi ed ~ pliciti nella rivoluzione democratie1t. La novità è che la conquista del potene non è !Più s.empJkleanente intesa come la conquista del governo deL!o ,stato: la càTcostanza che le rivendicazioni democra– tiche delle ma:sste si esprimand attraverso gli oo,gani della guerra insurniezionale cioè attra~ organi tipic~ente illegali ,e clan– destini, pone la volontà di democrazia e di autogoverno delle masse in una prospettiva ,assolutamente nuova: mediante la crea– zione di nuovi organi di pot&e dlemocratioo, l'ielim.\nazione del potere delle a,ttuali classi dorrrinanti nOillsi pone più semplicisti– camente come il termine di U!Il'insurrezione violenta, ma è prepa.'– riata e prognessLve.mente attuata da una crescente COI"J10filone at– 'bra.ve.rso un iprocess!O' idi iedlificazione dem 1 0crati1oa: positiva. La prevalenza che il metodo democratico della lQtta ad ol– tranza ha .avuto, irn questi ultimi mesi, sul metodo conservatore nella condotta della guiero,a,, indica il grande camnrino che si è fatro vieirso la democrazla. Ma non è a,ffatto, detto che la vittoria sia as– sicurata. La lotta è tuttoira, aperta. Alla nuova reailtà politica che cerca di farsi strada corrisponde dll,Ilque una nuova realtà o:rgroùz.zativ:adella lotta.
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