Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.2-3 lug-ott 1944
- 41 - , aveva mainten.utli' cogli a.miei 'in Italia, e, nel:l'agosto del 1929, non appe11<1 arrivati m Pan'igi Cairlio Ros/Je!ll ed Emi1io Lussu - fugg'tti cùil ccmfin/o del!'wola di Lipari - s'i erct.messo d'accordo con 101-c> per iarnc~are il m.ovimento Giustizia e LLbertà, di .cui rimase poi la guidai spirtl-Ulale fino a!!'assC1Ssinlo di Carlo. Sono del Salveminli i li– bri sul fasdlsmo. che hatu'IJO atrntlo un.aimaggiore risonanza a;ll'estero; e che resteranno fra le fonti più ,mportanti per la storia del nostro· diSgrazinto periodo, perché costituiscono la piu ampia e la più ac– curata raccolta cm fatti e di testlimonlinnze e la Loo,o più intelligente interpretazione. E 1 naturale qu:imdi,che Mussoliniùconsider0$e Salvemini come uno dei suioì più temibili avversari. Quando Salvemini riuscì a ri– parare all'estero. Mussdlini g_Li bolse la cittadinanm, ,e, in un pr:mo· tempo, !o fece di.ffamame e capme con ogni sorta d~ msultli su tutti i giornali. P<>i capì che la cosa per lu~ più conveniiente era che, ,ù– meno in Italia, non s,i parlass<e più di Salveminli, e detlte l'ordine che nessuno~ per nes$Una. ragiiom.e,facesse più ill! swo nome. Tal-e _conse– gna è stata 'riSpettJata per qwin~io! anni. · E' per quew che molti, anche tr<1gli ant·òfascist;, della nuova generazione neppur san-no chil Salvemini sia. Coloro che 11WSUrart0 tutto l'unl~erso col metro de! successo facilmente arrivano alta concltWi<lne che Salvemini - seppv,re· come storico lascia opere di inldubbill vaùm,· suUa vita comunai.e medioevale in I,t'1Jli'a!, sulla rivolluzlone francese. sulla p<ll'it!iro ~a italicma diopo l'unifica2'idne - oome U01rt<'.> polit!ico è oompletamente fallito. Non è mai. stato il oapo riconosciuto di ,m partJito politicd; non ha mai avuto 'la di11ezti.<)ne di un grande giornale; non è neppur mai stato sp=egreta,lio delle poste, e oolegrafi. E questo,· m un certo senso, è anche vero. Com;e ~teva aver– successo un uomo che, av,endo diim..VTa s~a. la giustizia e la verità. in ogni occasione sposava la éausa più impopo!'are? Nella vita politica, ed an;che nel partito s&eiaVist<1 - di cui ha: fattQ par.te fino a!la guerra di Lib·,a, qu<1ndo si dim,,., perchk con– trario alla troppo tie;,ida opposizione ad' un/impresa! che c~– ravii dii espwn-swne ìmperialis'tioo, ed a cml aiitornò dopo l'ass=in\o· di Matteotti ~ è sempre stato cornsiderato un ori~co inopportu?W, un « '11'l.Ordl1sta » che non sapeva vivere, perchè dava 'Tn}(lg.giore Lm– portanm ai problemi dii educazione che alle que'Sltionipratiche ve– ra·mente reddiVi.ziie per it parlvto; una che troppo spesso pre:ndeva– dell'e « cantonate», mettendo in piaiz~, senza alcu.n riguardo per i suo\ stessi compagwi, glì ,intrugli con i qua!v i ouochi facevano la cucina elettoral'e. L'Unità, li>-niWta che Salvemini fondò e diresise per diversi anni prima: e dopo l'altra guerra mondiale, er<1 un setJt,ìman.nleche, pwr noni pagando· J oolla;boratcoi, a mala-penm ,-Ju,s,c,iva reggersi m.. Piedi con i den<J<T'i che •il dir,ettore ci 1!i~ di !usco sua. Eletto. deputato ·nel 1912, Salvemnni non; accettò la nomina quando venne a conoscere ch·e i sw:>i sosten,'tori avevano .faJ' :todel.le ·
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