Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.2-3 lug-ott 1944

- 138 - l'esigenza fondamenta.le del P. d' A. è la libertà e il socialismo è da realizzare nelle .forme e nei limiti che potenziano la libertà e da TeSpmgenenell<>. forme e nei Limati che la distruggono. Meglio lll!ora sarebbe stato qualificare il P. d'A. com.e partilto della rivo– luzione demdcr"'1i~a, l,a quawe ha :fra i su<>i principali compiti quello <li realizzare determ.imate forme di socialismo. Si sanebbe m!ÌÌ(:ato veramente un criterio ,chiaro per di.stingirere il, da _fare e il da non fare. Nel secondo punto deJl'o.d.g. si oerca di caratteriz7Jal'e uMe– riromente questo socialismo dicendo clre la sua o1'iginalità consi– ste « neJla coesistenza di due oett.oti dell'economia: quello oollet– tivo della produzione di masse, -e quello privato deR'e>conornia in– di,viduale •. Ma questa distinzione non caratterizza veramente nulla. Da che mondo è mondo ogni società ha! questi due settori. La più liberistica delle sociletà ha un settore collettivo, magari ~i– dotto alla semplice fornitura collettiva dell'ordine ,pubblko, ma di fotto sempre esteso anche a van altri serv;gi ,pubblici (illumina– zione, strade, eco.). E d'altra parte la più collettivista dmle so– cie1à lascia agli individui una sf era di iniz: iativ<reoonomca indivi,– duale (ad es. nell'U.R.S.S. l'aJ. levamem.to domestico di maiali e polli ed il giardinaggio) (1). Solo .nelle carte degli utopisti esistono socialismi in cui tutto sia collettivo. Una società si distingue dall'altra sot11o l'aspetto dcl sociali– smo, per le dimensioni reciproche dei due settori, ,e per i criteri che •presiedono allfassegnazione delle attività Eeonomiche all'uno o all'a.l,t,ro, Il. crillenio proJnSlo a Cosenza è quello indik,ato nel punto 3: , Collettivizzazione della ,grande organizzazione indiustrlale, ban– caria, ~,graria -e commerciale». Dove ·comincia però il «grande»? E' chiaro che a seconda che il Hmite puramenbe quantitativo della grandezza si ponga: in un punto o nell'ailtro, noi ia.wemo un settore oolrettivo piccolo, medioore o grandissimo. A seconda che la gran– dezza ~ia dlata dal valore dei capitali, dal! 1l1Um<>ro degli operai, da! volume deg]j affari un'azienda ricade nell'uno o nelJl'altro settore. Le banche possono fare affiar:i grandiosi ron ca,pitali propri mode– stissimi. L'industria idroelettrica ha pochissimi operai e capitali immensi. L'industria dell 'abbiglironento ha un grande personale di lavoro e scarsi capitali. Effettivamente il criterio deHla g:i,a:m:lezza è un criberio senza valore. Il P. d'A. ,come partito della rivoluziOID.e democratica, d€JVe.stabilirie un criterio conforme al suo ideale di giustizia ,e di libertà. Vale a dire, lo stato ~ gli altri org.:n,i !!()li– tici autonomi devono svolgere un'attiv:ità ecooornica colllettiva allo scopo di abolire le posizioni di J)1"ivilegio e di creare un'edfe11!':,va uguaglianza di opportunità -per tutti i cittadini. E' questo vera– mente il carattere originale del socialilsmo del P. d' A. che lo di– stingue- da quello che abolisce i privilegi solo per concentrarl.i tutti (1) E in via di fatti tutU -gli stati mode.mi, anche quelli considerati meno socialisti, hanno un assai vasto sett~ oo lletti:vo. Basta ,ua:,da-rcl tntomo per incontra.l'Ilo ad ogm passo.

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