Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.2-3 lug-ott 1944
- 132 - l')esse~e un parbito nuovo, seru,a tradizfone, ed .il distaccarsi dal linguaggio marxista possono frappo:rr,e al nostro operare, pene– trare nel .movimento operaio. Tutta la nostra opera ·sugli ai1tri ceti ,per portarli su di un piano di protgtresso sociale è condizionata dall:r fiducia che ~apremo ispkare agli op,sraà e dalla forza che il par-tito a"rà nel movsimento operaio. E' già sta,to ,chiarito da molti nostri ooimpagni oom.e leJdemo– crazia sia diffusiva allo stesso modo del totalitar.t5mo; ,se. noi· riu– sciamo a f,ar si 'che essa si affiermd nelle fabbriche spezzando ogni manopollismo di pa.trtito, se riusciamo a. far oollabo.r:are operai di cliv>ersetendenze ,politiche ;n seno agli organismi di massa, dJiffi– ciilrnentie potranno aff,e:rnnarsi tendenze total1tarie negli or,gandsmi governativi. P€rciò noi non ore.dia.mo all'unità politica del prole– tariato. Sono per.ò necessa,rie su questo argome!llto ialcune prec:dsazioni. E' naturale che in un parrtii.todiffe,ienziato come H nostro al– berghlino due amme: da un lato l'a-la rivoluzi-onaria proletaria cl spinge su una strada massim,ailista con la n'etta tendenza di consi– d-erare gli strati intermed[ come pwra massa <li manov-ra'miscono– scend'Oilleg1i i-Jll!eressie le esrngenze; da!U'altro l'ala moderata tende ad addomestkare il movimento operaio, •C~iente che concessioni agli operai rb.isogna: pur farne, ma scarsamente comprensiva dello spi.nito che anima le maisse, risolutamente anticlassista, liegata agli idealo democrati!ci picco.lc >abmghesi. Di qui fa necessità di un fCYrte centro pd!otico che tenga u,nAtoil partito sino alla realizzazione dei suoi •prindpailti postulati pcragr.ammati'ci. Data la form,aziollie del nostno parttto è una comune osserva– zione quella di cons'ide~arci ,partito aclassista o superclasst.s.ta . Certo agli strati intermedi è. ostico il concetto di classe. Ma è chlaro che .nessun partito che ambisca di in:quadra!I'e e rapp11esen– tare la massa opera-i.a può .rifiutamsd di rioonos'Owe la struttura classista! della società_ E' un -errore de.finirci aclass.isti solo perchè aff,ermiamo ]a nooessità, di una str1etta coHabor:azione, nella lotta contro il capitale finaziario, sia all'interno del 1µeJrti•tohe .~ paese, di tutti i ceti d€imo•cratici (in senso Lenilnfusta) iper sraldkare le basl economiche del fascismo. Basta ,e-a;re all'interno delle officine o vivere tra gli operru per capire che cosa significa classismo: sig;nMì.caanzitutto solida– rietà tna compagni, so,lo lo spi!!\Ìll:> di solidarietà dj classe può tra– sfolill1are un irnsiieme di individualisti ·che tirano « ad a;r,rangiarsi » in com,pagni combattenti per una, medesima ,causai; solo lo ispicit.o di solidari 1 età di d 1a1sse 1permette conquiste durature di masse. Il segneto del! sodaJismo e dell'antindividualòsmo ad esso insito è tutto qu1: che bi,,"'<lgn~ areare uno spi,rito <li massa, dli sol!idarietà tra gli sfrutteJ1liper poter lottare contro il mando capitalistico che viveva economicamente di inldividuaLlsmo. Classisti d\Jnque: soJro chJe De conclizioni dello sviluppo capitalistico ci impegnano a sposta.re i termini tradizionali marxisti di lotta.
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