Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.2-3 lug-ott 1944

-115- l<>compieranno =ranno 'Privati di tutti gli eva,.tual:i diritti eh"' potessero loro derivare dal piano della riforma. Alhirnenti - una volta che si fosse scateooto il caos, nascente dal c=o degli inte– nesii pa:iiticolari - sarebbe poi difficilissimo far rimirare le masse agri,co~e negli argini della legalità. Alla prima ridistlrihuzione, con la q':'ale si taglierebbero le rette più grosse i più violenti ,ed i più iiurb1, ne segwrebbero altre, e si creerebbe um situazione precaria m cui ai ooltivatori .sarebbe impossibile fare i 'Pi.ani necessari per ottenere d.al1e terre 1quanto possono rende:ne. 2) Dare fin dal primo momento a tutti coloro che dovranno trane vantaggio dalla rifonma - proprietari di fondi particellari, affittuari, mezzadri, partecipanti, salariati agricoli ad anno ed a giornata: (nei limiti in cui si !!+tenesse 1convenientie trasformarli in proprietari) - un dlooumento da oui risul-ti, 1almeno genericamente 1 il loro diritto na<scente dalla riforma, i,n modo da renderli subito. alleati 1e collaboratori per 1a sua attuazione e difensori dell'orga– dine nuovo che da ,essa do:vrànascere. Per questo eonverrà anche organizzare subito i contadini ste6'.si in ,consorzi locali ai quali po– trà essere affidato oon l'assistenza dei tecnici, il compito di pre– d.isporire i piani per adattar-ealle condizioni looaH le direttive ema– nate dal oentro e per risolviere tutti i problemi che mano a mam.o songeranno niel corso delle operazioni. Bisogna c~ i rontaclini su– bito sentano ohe la rUorma è una cosa loro, e aittra.,\,11et"so di essa si educhino alla vita collettiva, che dovrà poi ,continuare nelle coo– perative e in tutta l'am,ministrazione locale. 3) Sottoporre, per un periodo trarnsitorio, a~ cont.-oilo di un ente statale appoisitamente costituito le nuo,ve ,piccole proprietà, per iassicurar,e che le terre siano effettivall)iellte coltivate dalle persone a cui sono ccmcesse cioè, per un periodo - mettiamo di 10 anni - non siano vendu"benè subaffittate. e non vengano sfrut– tate con culture ldepredatrici, 1 al .fine di ottenere il massimo ll€d– dito pnesent<>,col minimo implego di lavoro, a danno deila J.oro produttività futuM. L'ente incaricato del controllo <lovrebbe avere il diritto' di 1revocare il provv,edimento di trapasso di proprietà ai · coltivatori che sd dimostrassero immeritievoli 1 e passare la ùerra ad allt,ri aspiranti. 14. - LOJ vera rivolUZWne itaUa.na'. « L'unica, irivo1uzionepossibile in Italia - proclamò Mussolini subito prima d.i impadronirsi del potere - è la riforma agrariia ». Questa :fu una delle innumerevoli formule usate da Mussolini, senza nessuna convinzione, per far colpo sull'uditorio· del momento, secondo la ,conven.iJe!nza delle ,drcostanze. Ma non per questo resta meno vera. 1 Appunto perchè la riforma agraria era l'unica vera rivolu– zione possibiJ., in Italia, Mussolini. sostenuto dai ceti reazionari, non l'ha fatta, nè la poteva :liare. Egli si è COJ1tentato di fare - molto più in grande - la politica b1uffistica che il Colletta (2'4) ~oria del Reame di NapoU (Capolago, 1834), libro II, cap Il.

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