Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.2-3 lug-ott 1944
- 114 - I calcoli in rtenntni monetari 'hanno uno scarsissimo s:ignificato qttando si passa ·dal['eoonomia indiv'iduaJe alla eC0111omia· socia,Je, perahè in quest'ultima si deve tenere ogni eomponente l& eol!Jetti– v'ità come soggetto, non mai come oggetto de!J'attiv'ità "conomica. Una forma di organizzazione produttiva può essere., a ,giu.sta ra– gione, ritenuta dall'uomo ipolitico molto :SU.perioread un'altra, an– che se dà risultati contabilmente ,assai inferiori, se consente di fis– sare stabilmente alla terra un maggior numero di Jìarrniglie ed au– menta il loro benessere. Seoondo noi, ci0€, il legisla1ore deve sem– pre cercare di ,pianificare l'ordinamen'to della propriclà e degli ar– gini ,giuridici che ,contengono il flusso dellie for~e ecocnomiche in modo che i singoli individui, iricercando per loro conto il massimo profitto, siano ,condotti ad agire nel senso più rispondente all'in,te– resse collettivo, ma non deve assumeI'le :come indice di tale inte– resse la massimizzazione della somma, dei profitti ,che i singoli ri– traggono in una certa situazione, corrispondente ad una data di– stribuzione d;ella prC>prietà e a determinati argini giuridki. Per questa ragione riteniJamo che la picc<>laprop<tietà eoltiva>trice po-– tvebbe e dovrebbe esse-e estesa moltC>più di quanto non con.si – glinC>gli ecC>nomistirurali. Ma questo è un discorso ,che ci porteriebbe troppo lontano, e dobbiamo qui limitarci'" questo rapido cenno. 13. - Modi di attuazione della rifo,·ma. Per meglio attuare la .rifor-ma a cui pensiamo, la riforma agira– ria dovrebbe, secondo noi, seguirie queste direttive ~neraJi: l} Iniziare le operazioni di ridistribuzione swbtto dopo la guerra - prima che si scatenino dei moti incoilliPosti di occupa– zione delle te.re come avvenne nel 1919 "nel 1920 --,- stabilendo nel modo più tassativo che non saranno ri.conosdute le occupa;– ziC>ni di serre che vennssero effettuate illegahnente e che ,eoloro chie mes Iouées à l'année, ·OU ,pour Wl temps donné, ou po,ur la vie, furent trans– formées en biens démaniaux. Or, la plupa,rt des ru.r,a,ux viva.ient de ces !ermes. Il en résulta la décadence du peup~e, suivie de celle des vil1es, des églises, des dimes ... Le roi et Je Parlement déploy.èrent une sagesse admi– rable pour enrayer cet abus ... IJs prirent des mesures. contre cette usurpa– tion des biens communaux, qui provoquaii.t la dépopulation, et cantre l'e..x– tention des patur.ages qui la suLva1,t de près et produisait les memes ef– fets ". Un édit de Henri VII, de 1489, c. 19, i,nterdisai.t la destruction de toutes les maisons, des paysans ·s'.a-ccompagnant d'au moi.ns 20 arpents de– te<rre. Henri VIII renouvelle -cette interdiction dans un édit. ll y est dit ent,r,e autres: "Beaucoup de fermes ,et de grands ttoupeaux surtout com– posés de moutons s'accumulent entre }es, mains de quelques propriétaires; tes ren~es foncières en ont augmenté, mais t 'a.gricultu.re est en décadence, des éghses et des maisons cmt été détruites, d'énonnes masses populaires ont été mises dans l'im.possibilité de subvenir au;,:: besoins de leurs famil- 1~ ". La loi iprescrit do.ne la reconstrucbi.on des fermes et flxe la propor– hon des_terres ,cultivées et des pàturages :i> (N.B. I puntini sono nel testo del Capitale, mentre il corsivo è nostro). · R_iteniamo_che i moderni •economisti rurali, i quali viedono il problema agrano dail r1stret,to punto 00 vista dell'aumento delle rendite fondJarte, avrebbero ancora molto da apprendere dai loro antenati consiglieri di En- rico VIII d'Inghilterra. '
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