Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.2-3 lug-ott 1944

- 102 - vano e 1a grande densità cllella <p0polazione {oltre 130 1abi1:alllti per l<nl. quadrato in im ,temtoo-:io per 415 di montagna e di collina) hanno mantenuto la maggioo- parte diei contadini in condizioni di vita disurn,>ne, che non con=tono una consapevole parbecipazione alla vita dello stato. · Pes .si.ma è 1a condizione: dei ibraccianti, iin gr,ain. nUllli€1ro ape– cialmen te nelle zone •in ,cui le Aziende agrari,e son<J 011ganizzate in modo da presentaire notevoli squmbri di attività da un periodo al– l'altro (nella Valle Padana, nel Tavoliere delle Puglie. ed in ge– nere in quasi mutte Le ,provincie dell'Italia meàlionale ed i.nsulare). Swlle condizioni dei braccirunti nella, Valle Padana, abbiamo un ottimo studio del prof. Pagani, per il triennio 1928--3Q, che mette ,in rilievo la estrema miseria, .anche in talune delle- provin– cie più ricche di questa categoria di 1av,oratori, specialmente in conseguenza d<>ilunghi periodi di dusoccu,pazione. Dalla indagine su 37 l>ilanci di famò;glie tipiche di braccianti (7 in provincia di Ra– venna, 10 .ùn provincia di F-errara: 6 in provincia di Bologna, 3 in provincia di Reggio, 4 in provincia di Padovia, 7 i,n provincia di Manrtx:>va, risu1t.arono i seguenti val·ori limite dei. redditi per « unità .consumat,rioe » (Ll): « Nel complesso i massimi ,sono compresi fN. lire 2415 e lire 1067, mentre i minimi v,anno da lire 1134 a lire 503. Questi valori minimi s01,passano solo .in qualche c-aso le J!000 Lire; nel 1930, ianno di maggior contrazione, oscillano da 500 a· 700 li.re . Da tali redditi diebbono essene estratti tutti gli elementi che costi– tuiscono j titoli di spesa ,per vitto, alloggio, vestiario. ecc.». Per rapire cosa concretamente signi ,fichi.no ,queste cifre basta ricordare che, !IJJei• 1930, con 500 lire l'anno n<m era neppu,,e possfubile ,com– prare un ,eh.ilo di pane <>Igiorno {12).. In molte ve,gioni - in conseguenza dell'alto canone di affitto e •degli elevatissimi prezzi dellie terre - le remunerazioni non erano superiooi a quelle dei -braccianti n€ppure pecr il lavoro degli affittuari, dei pairtitanti, e, dei proprietari terrieri. Cosi, ad· esem– pio, dall'esame dl>ibilanci di tre piccole ,aziende ti(Piche. di recente trasformazione .ne1'laprovincia di Bari, r:isultava che il compenso medio spettante a ciascun componente della famigli,a pe,- ogni giornata di lavoro, nel quinquennio 1925-30, era di .Ji~e 3,~8 in un caso, di 2,26 in un altro e di 2,83 nel terzo, compenso clle sarebbe stato necessario .ridur,re notevolmsente per bener ,conto del fatto che sri trattava di un ùavoro antic1pato uno, due, tre armi ed anche ~U) A pag. 192 di I braccianti deUa Valle Padana, del ,prof. A. Pagani - Istituto Nazionale di Economia Agraria (Roma, 1932). _ (12)_Ripo~o <i:3-ll' Ann.ua.rio Statistico Ita.iian.o - 1931 (Roma, 1931) ; 9 ~~ al minuto d1 alcuni generi di consumo popolare per il triennio Pane d1 frumento . Fagioli seccl\i P.asta ahment>a,re Patate al kg. 1928 1929 1930

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