Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.1 mag-giu 1944
terzo luogo gli <interessi sezionali e l'ideologia collettivista. In A– mer~ sono stati nettamente predominanti gli interessi sezionaµ, relativamente poco importanti quelli nazionalisti e deboiissinù quelhi. <:ollettivi'Sti. Questi esempi, presi un po' a casaccio, bastano a farci intendere la complessità dei motivi, delle forme e dei gra– di di economia chi.usa che si son venuti formando sotto i nostri oc– chi. Questa varietà non deve però vrelare il fatto .che quei tre fat– tori, quantunque nel campo pol:itico-e cu1'tural-e diano luogo spesso a m~nifestazioni di fortissima ostilità reciproca, nel campo eco– nomico non solo .si compl•etano, ma si evocano anche l'un l'altro. Per quanto ad esempio il nazionalismo si dichiari mosso sem– pre da alti motivi ideali di amor patrio, effettivamente poggia sempre su un poco puliito sfondo di interessi seztionali. Una poli– tica ·economica nazionalista mira infutti a proteggere alcune in– dustrie ritenute es5enziali per il paese, ma nel fare dà cr,ea un regime economico di privilegio, cioè di diritti speciali per spe– ciali gruppi di individui, e fa sì ohe questi gruppi siano molto fa– cilmente portati a coalizzarsi per -esser sicuri che questi privilegi: sian loro conservati ed. eventualmente rafforzati mentre altri ·gruppi di interessi sono indotti a coalizzarsi a loro volta per otte– nere una corrispondente protezione che li compensi del maggior costo che debbono affrontare acquistando i prodotti delle prime in– dustrie protette ..E' noto -come il protezionismo sia uno dei più po– tenti fattori della trasformazione dell'economia da forme di libera concorrenza a forme di concorrenza tra gruppi monopolisti e se– mimonopolisti. D'altra parte :la propensione nazionalista verso il coHettiviL.:mo è sempne notevole sia per l'abitudine di considerare gli interessi economici della nazione com.e un blocco, sie sopra– tutto perchè uno stato, il cui fine più imporlbante sia quello di prepal'larsi alla guerra e di farla non può fare a meno di stender le mani· su tutte le risorse umane e materiali di cui ha bisogno. Ora, poichè 1a:inostri giorni la guerra -esige praticamente non più l'impiego di una quota delle ricchezze e degli uomini. ma J'utiliz– zazione quasi al 100 O/o delle riserve del paes-e, ciò spinge alla rea– lizzazione di un'abbastanza redicale collettivismo. Analogamente vediam.o che il sezionalismo produce presso– chè inevitabilmente nazionalismo e collettivismo. Una politica· economica di restrizione può esser dovuta infu.tti anche non a mo– tivi nazionalistici, ma semplicemente alla vittoriosa pressione di gruppi di interessi econom.ici coalizza.ti . Poichè tuttavia queste restrizioni consistono prind,palmente nell'indurne i governanti di un paese a fiar uso dei poteri sov.rani deBo stato per precludere il mercato nazionale a ooncorrenti stranieri, la conseguenza della -politica economica sezionale oonsiste regolarmente nell'acuire gli attriti inlternazionali, nel suscitare gare p:er l'accaparramento di rne11.catida risetibaire alla madre patcia, net suscitare pericoli di guerra, e nel dar vita in conseguenza all'elemento nazion,a:lista. Le coalizioni di interessi se'Lionali non hanno direttamente intere,se· alila oreazione di un'amministraràone dell'economia na-
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy