Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.1 mag-giu 1944

- 84 - va a Gobetti trovw-e analogie nel liberalismo e nel protestantesi– mo dell,e origini capitalistiche) ha al suo limite e come contraddi– zione int:erna un anelito al.la sicurezza, generatrice di monopdli. Questo anelito alla sicurezm., alla stabilità economica, si esprime n'elle forme più div€rse; trasformato, deviato, imprigionato dalle più d_iverse,forze sociali, è in esso tuttavia che poggiano il sindaca– l!sm0 obbligatorio, il pianismo, i « servizi di lavoro», 1f: assicu:a– zioni sociali, i << closed shops », ecc., forme div,erse quale reaziona– ria ,e quale progressiva, di soddisfazione o ·~emisoddisfazione del bisogno di sicurezza che domina le masse industriali moderne. Ciò ohe il socialismo riformista aveva intuito e cercato di sod– disfare in d€ttaglio era ,presente anche nella cci.sidel 'i9. L~ mas·se cen::avano libertà, ma anche sicurezza e questa pretesa, che era la vera pretesa socialista, e che i riformisti intuivano alm;eno per e– sperienza <li singoli gruppi esigentissimi (cooperativism? emiliano), questa pretesa traeva nuova ragion d'essere nella paura della di– soccupazione (presente, benchè occulta, nella crisi del '19), essa si accordava in modo particolare -e nuovo con la creSO;ente buro~ra– t~zzazione all'inlterno delle fabbrdche, con le spese enrirrru di im– pianto che esigono le industrie che lavorano in massa per soddi– sfare i bisogni elementairi dell'uomo moderno, con tutta quell'evo– luzione di cooe òal puro capitalismo ad uno stato di cose che altri ha definito « managerial »·, verso non solo una produzione, ma un consumo almeno parzialmente fissato e regolato, - ciò a cui le due guerre e gl'i anni che sono passati in mezzo ci hanno abituab:Y. Chi doiVesse oggi affrontare il ripetere di una situaz1one ana– loga a quella del '19 gobettiano (l'irrompere in primo piano na•– z: ~male di masse lavoratrici risolute ad imporrie la loro libertà e farsi padrone del loro destino) deve tener conto di questo nuovo e'emento, che potremmo dire 1 superriformista, apparso alì'oriz– zon1e, ;e che allora era assai più difficile a scorgere (anche da chi non fosse stato, come Gobetti, ere.venuto). Il rinnovato liberalismo di un'economia di consigli, che assumano funzioni d'impreditore, non può essere, penia il Tegresso e perciò una sconfirtta, la forma di tuttq. la produzione industriàle, ma dì una parte soltanto e sia pUt_"l-! b parte più importante dì essa. I nuovi probi-emi poli~ic: di dar da rr1angi~re a milioni di soldati impoveriti, a una class,..: m.edia le cui basi economiche sono state distrutte, a zone fameliche del mez– zogiorno contadino a cui la ·rivoluzione non renderà certo la rie ... chezza - e più ehe di dar da mangiane, di troyare neUa conviven– za civile con la nuova classe dirigente- una attività feconda, ori– ginale, spiegata - questi sono i prob}emi (che sono di servizio pub– blico, di guerra., -di politica) che misureranno, a3Sai più che la ca– pacità amministrativa immediata, la maturità della classe -operaia. Nè, d'altra parte, auesti problemi e i suoi propri risolverà es– sa in 1Sensoliberale"' se la preoccupazione non di sè sola ma rinche degh altri strati, delle diflfierenziazioni stesse da introdurre nel pro– prio seno (tra gli operai imprenditori dei nuovi consigli e gli ope– rai guerrieri a servizio della comunità delle impres:e di riscatto na-

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