Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.1 mag-giu 1944
- 81 - intuizione? Perchè ·essa non giovò a trarre dal loro isolamento gli operai delle fabbriche e, d'altra parte, questi stessi pensero parte del fresco moto crea,tore di istituzioni e si volsero a forme di bu– rocraticismo? E ciò senza che sorgesse nel loro seno una sia· pur minoritari.a oornente gobettiana, la quale consciamente tenesse fer– mi i valori scoperti in essa da Gobetti? Si potrebbe .rispondere, perchè quel moto fu battuto. M:a noi vediamo, dopo vent'1anni doppressione, risorgere molti elementi di ,esso. E perchè esso non sia più battuto, perchè sia più vicino a noi e noi ad esso, dobbiamo segnare qui quelle che ci paiono le la– cune principali della visione di Gobetti. Evidentemente si tratta di lacune messe in evidenza dal « senno cli poi ,., da questo quindi– cennio d'esperienza. Ma poichè si vede molta gente svegliarsi ora come si fosse addormentata nel '26 e per esempio è accaduto di leggere in un giornaletto del mezzogiorno, « Infine libera», un articoletto del gobettiano Dorso in cUi le ,antiche nozioni stanno com.e raggelate, vogliamo spiegare in che cosa la visione di Piero Gobetti ci appaia a distanza, antiquatà. Ecco, dunque, schematicam,ente, i principali punti d~ dissen– so, l'er.edità gobettiana da respingere. 1) Rifiuto di tutta l'ideologia derivata da Oriani {? da Missi– roli, debolezza peculiare del carattere italiano, m,ancata Riforma (vedi quest'ultimo punto modificato in Salvatorelli), dramma della minoranza, compromesso. Parecchi di questi punti non sono privi di valore, e possono s-ervire ia chiarire particolari aspetti o certi momenti della storia italiana. Tutti insieme formano una mitolo– gia, che, per es., ha diminuito in Gobetti la vi.$ione chiara deUa novità europea del fascismo. Anche più oltrepassata appare la dialettrca dei partiti-mo– menti ideali che Gobetti traccia nel suo libro « Rivoluzione libe– rale». Essa è certamente suggerita da quel particolare momento del dopoguerra in cui parve che i nuovi partiti-macchine assumes– :-ero funzioni storiche. Ma il successivo periodo provò che i par– titi della proporzionale con eccezione dei comunisti erano costru– zioni fantomatiche astratte, non forze Teali della vita italiana. Il trapasso dal politico al metapolitico in Gobetti è senza sfumature, ·dalle battaglie elettorali si passa ad affermazioni ideali, e l'tm– parzialità storica si tramuta in « interpretazione» deJ presente, iehe tenQ.é a giustificarlo non suJ piano storico. ma su quello poli– tico :e morale. 2) Di tutte le tendenze ideologiche gobettiane forse la più co– stante è la sua opposizione al « riformismo » in nome del « libera– lismo . In questa tendenza entra di tutto un po', e le più svariate· influenze vi si ritrovano. Missiroli e la « monJl,I'chia socialista», Sal– vemini e la sua polemica meridionalista contro i cooperatori rifor– misti privilegiati del nord, Croce e gli intellettuali con la loro po– lemica antimassonica, ~ liberi con la loro polemica antimonopolista, infine i comunisti con la loro violentissim.a lotta per l'espulsione della « destra».
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