Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.1 mag-giu 1944

- 79 - i M.10.i difetti gfovanili, a.ffascinant:e. Questo pr.egio consiste nell'a– ver indicato, ·.Jlon nella « monarchia sabàuda » ma ·nella società piemontese del' 700, anzi nei suoi aspetti eretici di profonda rivo– luzione nel profondo ordine, gli antecedenti storici del Risorgi– mento. Sarà che il .: Risorgimento senza eroi • si risolve poi in u– na galleria di eroi tragici; quel che è certo è ehe questi eroi non sono quelli dello schema tradizionale, ma aJm, i Radioati, i Va– sco, spuntJati al margine e in punta dj una gretta politica di ragion di stato che non conosce sè stessa. Mentre il '700 napoletano aveva avuto nelJe opere di un Croce la sua sistemazione, il •100 pi-emon– tese era sempre quello delle storie letterarie: Al:fieri, Baretti. Con Gol>etti esso entra nel vivo dei problemi politici: e anche se la linea Radicati, Cavour, operai della Fiat cosi espressa è semplici– stica e arbitraria, resta profondamente significativo il fatto che per intendere il carattere del dramma sociale del '19 Gobetti sia risa– lito alle origini del dmmma sociale moderno, all'illuminismo so– ciale. Comunque, anche se ci può essere un dubbio sul valore di Gobetti storico (a Gobetti critico teatrale con la sua interpretazione dell'opera dell'attore come critica ha accennato Croce, indicandO' che egli aveva toccato un punto interessante) che ci resta, come è naturale a chi è scomparso in così giovane età, piuttosto in disegni e- frammentj che in opere compiute, nessun dubbio è permesso• sull'opera sua di suscitatore <ti energie, dj diffonditore del pen– siero .e della cultura moderna. Il trapasso dalla Torino, operosa ma antiquata dei Graf 1 dei Thovez, del Cena, alla Torino d'oggi, dove una piccola clar::se pensante ha rivissuto l'idealismo crociano e cerca di confrontarne i valori con i nuovi problemi che continua– mente si pongono all'intelletto e alla coscienza morale e politica, questo trapasso, anche se opera non esclusiva di Piero Gobetti, è. certamente stato prom.osso e stimolato da lui in misura maggiore che da chiunque altro. E solo lui, con giovanile baldanza, ebbe il coraggio di rrrisurare questo pensiero nella valutazione del « pan– demonium » postbellico, operando così una intima congiunzione di pensiero e di ideale politico moderno che non Si risoontra con e– guale intensit.à altrove. Quando si guarda a. Napoli, ove Crooe vi– ve, 1= ove la cultura dei crociarti. ~che miglior·, ha così manifesto il carattere accademico - quando si guarda a Roma, ove i giovani rivohtzi.onari pensanti, liberal-socialisti qualche anno fa, ricalcano le orme del classismo di Gobetti attraverso il totalitarismo, si ca– pisce quel che Gobetti ha creato. Nè meno importante è Papera di Gobetti come coscienza viva. critica delle opposizioni del 1924-25. Certo egli non potè allora, per quanto di ciò scorgesse l'esigenza, portare le opposizioni su un piano di attiva e totale scissione dalla « vecchia • Italia fascista, rivivendo, all'interno delle proprie differenziazioni, la pluralità ·delle correnti ideali nazionali. Ma batté duro iL chiodo che la crisi del fascfrmo non era crisi parlamentare; risolubile sul terreno della costituzione (o degli « interventi dei vari Delcroix e simili

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