Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.1 mag-giu 1944

IL PASSATO NEL PRESENTE EREDITA' GOBETTIANA DA RESPINGERE E DA ACCETTARE Un inwntario positivo e preciso dell'eredità ideologica gobet– tiana è certamente necessario •oggi a quasi vent'ianni dalla morte 1n esilio dello scrittore torinese. Parole commemorati.Vle degli amici, che ne parlarono nel • Baretti • poco dopo ch'egli si spense a Pa– rigi, un saggio piuttosto severo delJ.10modeo necensendo « Risor– gimento senza eroi•, qualche oonno di Croce, ,qualche altro della rivista comunista « Stato Operaio• e infine due articoli, uno sul– l'opera politica della rivista • Rivoluzione liberale•, un altro su « Gooetti ,e la Rivoluzione Russa » comparsi nei « Quaderni di Giustiz:haJe Libertà• - ecco tutta l'opera critica scritta su Go– betti, di cui soccorra a prima memoria l'indicazione. Ma di lui in questo iquindioennio di faticosa ripresa ideale non si è cessato mai di discutere, confrontando situazioni e ìd'ee man m.ano che, col mutare del tempo, si iaccentuava la necessità di una revisione e il loro valore di stimolo. La critica paTlata, nelle prigioni e negli esi– li, nei piccoli .circoli ove, al maiigine del mondo totalitario, si con– tinuava a tener vivo lo stimolo del pensiero ed ha supplito con l'in– tensità ai limiti della ristrettezza d; ambienti. Ma poichè, ty13lgrado l'oppressione che perdura, la situazione è infine mutata, nel senso di W1a più attiva partecipazione di nuo-. ve generazioni alla nostra lotta, poichè si presenta, e in parte si comincia a vedere, l'irrompere sul piano della storia di forze po– litiche le quali certo si congiungono, nella loro diversità a quelle che studiava Gobetti, è util;, uscire da quella fluidità che ha sem– pre la critica parlata, e fissare, più che i tratti definitivi della bio– grafia di Piero Gobetti, i motivi di consenso e d; dissenso che su– scita in noi l'opera sua. Non riapriamo il' processo di Gobetti storico. L'Omodeo ha censurato con grande severità « Risorgimento senza eroi » notan– do quello che a suo parere, è l'artificio del filo conduttore e ri– badendo sopratutto le critiche alle insufficenze del Risorgimento. Senza riaprire la polemica (l'efficacia della critica, magari estrema, di Gobetti contro il mito aulico del Risorgimento si è fatta sentire nello stesso Omodeo e recentemente nel Salvatorelli) occorre in– dicare un ,grande pregio di questo libro di storia e che ,esta, con

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