Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.1 mag-giu 1944
- T5 - esame C possibile proprio percl1è essi erano ;interiormente uniti e legati e oggi li v..:dia1no di fro11te a noi scissi e separati. Simile disi111egraziot1e corrisponde a quel!O che psi~ologican11:11k e forse I' eleme1110 centrale ddla nostra crisi a"ttuale, e cioè che non si.11110 di fronte al sorgere ~ prorompere di una forza nuova, isolata e vergine, che .cerchi il suo posto o il suo dominio nel mondo, ma siamo di fronte ad un'età di " "'risoluziùn~,. di prohlemi, dei problemi che venti o trent' a1111iaffa1111ost e complessi hanno accomulato e sviluppato fin ora. Non per 11ieute le forze politicamente piil vitali sono oggi quelle che tendono alla sintesi delle forze anteri6rmente in gioco e sopratutto del liberalismo e del socialismo. Non per niente la posizione visivamente più ambita comincia ad essere uggi quella del centro, del punto cioè che rappresenta l'equilibrio raggiunto, e Tlon pili, comi! veni' anni fa, quella dell'estrema destra t! dell'estrema sinistra. Pant. stesso parla, in un altro suo scritto, di epoca • cavouriana ~. R:isoluzione che può essere pura e semplice dissolu"!ione delle forze sane, infiacchimento delli't volontà rivoluzionaria di rinnovamento, ma che può essere volontà di -chiarire e scioglie1e finalmente i nodi della nostra vi1a moderna. Il problema posto dal socialismo chiede una risposta da ormai almeno vet1t' anni. Tocca a noi a darla. Come tufte le grandi rivolte stnriche, esso ha posto il probleM ma, non lo ha risolto. Ma la risoluzione è stata preparata dal suo stesso scindersi interno t!' disintegrarsi a contatto con la realtà. Non si tratta dunque di ekncare i socialismi, ma di vedere le varie forme svilupparsi l'una dalM l'altra. Difatti basta guaroare alla lista fatta da Pant. per accorgersi che mia logica iuterna ha guidato questa differenziazione, come ba guidato Pant. stesso nello scrivere e nel porre il socialismo liberale non a varietà di socialismo ma ,1 soluzione dei problemi posti dagli altri socialismi. Che socialismo sia terrn_ine equivoco ormai, non v'è dubbio. Ma due sono i rimedi, e bisogna dechh:rsi: o 11011 adoperarlo più (e neppure Pant. osa jjrlo perchè sa che ciò equivarrebbe ad estraniarsi dalla terminologia é in fondo dallo spirito dell' e– poca in cui abbiamo l'onore di vivere} o allora cercare di ridargli un senso e questo credo che non lo si possa fare se non dandogli una storia. Certo e' è u11a terza via, ed è quella di dare al socialismo un significato puramente economico. E' la via di Pant. Eppure basterebbe tradurre certe irasi come: • Per qu.into possa esser spoetizza11le, soci::llismo coincide con -economia pubblica~ con la frase equivalente • Per quanto possa esser spoe- 1izzantc, I' ideale che ha guidato la rivoluzione russa e quella spagnola coin– cide con l'economia pubblica• per sentire la stonatura. La mancata critica interiore del socialismo, 1' assenza di uno sguardo che veda nella tiranniaM Jibert3 del socialismo il risultato di un proce$_SO spiri'IJ.ille più profonQo han• 110 condotto Pani. a fare dell'economicismo liberista iT" polemica con l'eco– nornicismo collettivista. Sana reazione, senza dubbio, e particolarmente illu– minante oggi, ma insufficente. I critici moderni dcli' economia collettiva han• 110 condotto a fondo • un esame scientifico di come possono funzionare no;– malmente aziende collettive• o se non altro hanno posto le basi critiche di un tale esame, che sarà utilissimo proseguire ed approfondire di fronte ai •.nuovi problemi che sorgono dalla guerra e dalla miseria generale. Ma questa non è ancorn una • critica del socialismo •. E semplicemente perchè non in. tacca tutto I' .ispetto politico del socialismo, il nostro, mode_rno aspetto di esso cioè. Una critica antitotalitaria del socialismo conduce a porre al centro -del problema attuale quello delle istituzioni polit~che di una società' a base
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy