Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.1 mag-giu 1944
- 74 - 'Strano spesso, autonomo quasi sempre. Il paragone dd c1is1ia11esimo è, credo utile. Come la storiografia moderna ha ritrovato, all'origine del cristianesimo, -un atomo irreducibile di escatologia pura, cosi anche all'origine del socialismo sta un atomo di rivolta economicistica ed illuministica che non si intende se non attraverso una reverente e meravigliata intuizione storica. Certo sarebbe poi ;ìdicolo restar li presi d'ammirazione o di spavento. La storia è storia · umana e quello che ci interessa verame11te è il realizzarsi di questa visione, il suo svilupparsi in categorie sociali, politiche, organizzative, ecc. E difatti la storiografia moderna del cristianesimo e proprio diretta a capire \1passag– gio dall'escatologia primitiva non solo alla chieu (che, dopo tutto, è stato momento transitorio anch'esso), ma ai movimenti ideali moderni. Credo che la storiografia del socialismo avrebbe non poco da guadagnare a studiare, ad esempio, il tentativo, schematico, ma estremamente suggestivo, di Troeltsch a questo proposito. La politicizzazione dell'economicismo socialista credo possa essere uno dei fili conduttori fondamentali di una storia chr cerchi di capire il perchè dell'intimo dissidio di tirannide e di libertà nel socialismo, il perchè di qu.esta libertà moderna che ha bisogno di trovare le sue radici nei movimenti rivoluzionari se vuol sopravvivere e di questa tirannia moderna .che se vuole durare deve adottare mezzi e strumenti del socialismo. Benissimo dunque sceverare libertà e tirannia nel socialismo e per questo 1are lunghi elenchi di socialismi con tutte le possibili varietà di esso e con– seguentemente di tutte le possibili misture di libertà e di tirannide in esso. Questo serve a ricouoscere il proprio nemico ogni volta che lo si intravede. Così ha certo rag_ione Pant. quando parla dei sindacati mouopolistid o della necessità di una interpenetrazione russo-europea per quanto riguarda le for– ·me economiche e soc.ialì del domani. Ma il problema può anche essere un altro: quello di capire come mai i socialismi elencati derivino e si svolgano f' uno dall'altro, convivano o magari si combattano l'uno con l'altro. Non pare a Pant. che sia più utile intendere il rapporto che lega l'originaria ri– volta socialista con quella nihilistica e decadente del puro animale nazista che non ricondurre il, .. socialismo• tedesco a Sparta? L'elemento in comuue totalitario che hann(1' le rivoluzioni moderne, siano esse progressive o distrug– gitrici, non è più illuminante per intenderle che non il puro e semplice fatto che esse si siano servite del pianismo statalista in economia come di un co– mune strumerfto? Il fatto che nel nazismo -stia una profonda rivoluzione ma 11. cata, che esso sia il disperato tentativo di rivoJtarsi contro il lavoro in nome della guerra perchè è fallita la rivoluzione del lavoro, la liberazione nel la. voro non è forse più impr,rtante storicamente e politicamente di questll o que11' estensione dell'economia pubblica? Così non è esatto che l'opuscolo in questione non si sia occupato del socialismo militarista anzi ha cen:ato di inserirlo nell'epoca stessa nostra del sncialismo, vedendo in esso un fe– nomeno di degenerazione caratteristico delle tendei1ze socialiste insite in tuito il mondo moderno. Solta11to intendeudo il socialismo come 1111 movimento che ha una sua logic::1 interna, che può essere visto e capito nel suo assieme si può infatti giungere alla conclusione che da trent'anni circa a questa parte la • retdiz– zazio11e • Rtessa del socialismo (e comunque la sua profonda influenza sui fatti) hanno portato ad una disintegrazione del socialismo stesso, al suo dis– solversi nei S(loi aspetti e componenti elemenlari. NoR basta elencare quattro <> cinque socialisllli, bisogna rendersi conto che quest'opera di cernita e di
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