Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.1 mag-giu 1944

- 73 - ganismo vivo. che ha una sua legge interna, si muove e si sviluppa. Certo per capirlo scientificamente l'unico sistema è di ucciderlo, di anatomizzarlo, di esaminarlo pezzi) per pezzo, come una macchina. Ma poi sorge pure il problema di sapere come viveva, e a che cosa serviva e che cosa era. fuor di metafora, il socialismo può essere studiato ed inteso anatomicamente nei suoi diversi aspetti sindacali, statalisti, tira11nici ecc., deve essere anzi così esaminato ogniqualvolta ci si trovi di fronte ad una specifica e precisa pro– posta che sorga dai partiti socialisti. Ma resta pur sempre il problema della log:ica interna dei diversi atteggiamenti socialisti, rimane aperta la domanda di quale è l'elemento comune che ha legato e lutt' ora lega in qualche modo elementi diversi e magari contradditori. Libertà e tirannia. Crede veramente Pant. di po1er spiegare ques1a dop– pia anima del socialismo con un'interna co111raddizione dell'economia socia– lisia, o, se preferisc'e. dcli' economia pubblica? Non vede che la domanda non fa che spostarsi : come mai 1an1i uomini, intere classi han110 potuto cre– dere che l'economia socialist;i fosse la via della loro liberazione, anzi della liberazione ed emancipazione del!' umanità 1utta? A meno di f.ire appello al- 1' imbecillità umana (il che è sempre uu po' poco) bisogna pur dirsi che un puro errore di logica economica, la pura ignoranza delle leggi del mercato o dell' equilibrio economico non possono essere stati la base di un movimen– to politico e sociale che ha improntato in profondità la nostra epoca e che le darà il suo nome, probabilmente, nella storia moderna. •Errori• di questo genere non sono errori di logica formale o di 1ecnica economica. Sono • er– rori • di intuizione profonda, souo visione di tutti i rapporti umani sotto un determinalo angolo, hanno la loro radice riposta nei punti più. delicati ed oscuri lii un'epoca e di una civiltà. Credo si possa \ 1 edere questo punto ncl- 1' economicismo assoluto del socialismo, economicismo che ha la sua fonte in un particolare momento dello sviluppo del pensiero illuminista, nel mo– mento cioè in cui esso diveuta religione e dogma di sè stesso e invece di passare nei fatti (rivoluzione francese) o rovesciarsi nella filosofia idealista si perpetua nella ·sua h>rma più elementare, sotterranea e violenta come lotta contro ogni forma politica, come comballimento estremo coutrn le sovrastrut– ture della società. Forse la prova più semplice di una simile origine è data dall'evoluzione tedesca (1830-1848) che porta al materialismo s1orico di Marx, evoluzione che ha esattamente la stessa curva dell'illuminismo francese del '700 e presenta fenomeni simili, anche se in diverso clima culturale, e cioè passa da una critica della religione, a11raverso una critic;i della politica, al– i' economia politica da una parte e al par1economicismo di Marx dall'altra. L' ~errore. è nella volontà ecouomicistica, che cozza cn11le altre forme della vita, Jé trasforma e ne rimane trasformata. Cosi pure, i11ti111anicnte legata e counessa all'economicismo oriainario, è la primitiva •rivolta• socialista, o, come la si può allora chiamare, anarchica. Anche questa 11011 è spiegabile cou contraddizioni economiche, sieno esse dell'economia capitalista o di quella socialista. E' proprio un nuovo germe religioso, che come tutti i germi reli– giosi resta irreducibile, cosi come si presen1a alle sue origini e nella sua forma pura, all' an;,Jisi dello storico o alla riduz~one del politico. Anche Pant. se ne accorge quando parla della irasformazione subita dal comunismo negli ultimi vent'anni. Ma non è un elemento che si introduca dal di fuori o che venga a perturbare estrinsecamente la logica di uno sviluppo economico, è qualche cosa che sta sollo tutto lo sviluppo socialista, IO spiega, lo rende

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