Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.1 mag-giu 1944

- 60 - samente filosofico-logica: in ispecie « Philosophy and civilization :o, 4( Liberalism and social action » e «Logie»). I più interessanti tra questi seguaci sono il socialista Sidney Hook (vedi il suo ultimo < The h ero in hlstory ») e l'economista Lewis Corey (vedi il suo ulti.mo « The unfinished task, economie riconstrution for demo– craty ~ )- Tentano ora di formare una. corrente socialista indipen– dente (indipendente sia dal ma•rxismo, che dal pacifismo) atta• ad operare in seno ai sindacati operai e in seno alle riviste degli ope– rai di sinistra. Ora veniamo ai punti in cui non siamo ancora d'accordo. lo approvo tutto della tua lettera a R., salvo un pulito: e cioè che l'unica possibile forma di socialismo economico sia que11a che esiste in Russia. Potrei ritorcere contro di te l'argomento che tu usi contro R. (là dove egli dice che dal liberalismo sono sorti i monopoli); e cioè che, anche se fosse così, non si tratta di fatalità, ma di opere umane che, lavorando con maggior chiaroveggenza, possiamo ricostruire senza le cancrene del passato, in modi di– versi, nuovi. Ma non si tratta di argomenti, v,ediamo piuttosto dj analizzare l'economia russa. Io non credo che si tratta fondamen– talm.ente di un'economia di socialismo di stato. Il socialismo di stato è la corrente più visibile, più appariscente dell'economia russa, ma non la sola e neppure que11a che ha maggiore avve– nire. Il socialismo di stato è rappresentato in Russia dai meccani– smi dei piani quinquennali o pianificazioni minori. In altire pa– role, è la burocrazia del partito che, con Stalin a11a testa, cerca di segnare l'indirizzo della politica economica nazionale. Formal– mente questa corrente ha in mano il potere. Praticamente ha in mano solo due fattori: ii prestigio che le viene dal successo, sia in tempo di pace, che di guerra, dal fatto della pianificazione; e la forza materiale dello Stato. Contro di essa sta il fatto che cò– loro che hanno un cervello pensante, cioè proprio la gente che la– vora nei dettagli dell'economia e della tecnica, sa bene che que– sti successi sono ottenuti ad un prezzo troppo elevato. ad un co– sto che (già per se-mplid Tagioni di resistenza fi(:iologica) non si può continuare a pagare indefinitamente - pena il logorio di tutte le ricchezze materia]j e di tutto il materiale umano del paese. Il secondo settore dell'economia russa è il capitalismo di stato. La distinzione tra socialismo di stato e capitalismo di stato, che potrebbe parere oziosa in sede puramente· teorica, è una realtà di fatto contingente. ma molto viva, in Russia. 11 capitali– smo di st~to è costituito dai grandi trusts, che sono di proprietà dello stato, ma che funzionano con criteri capitalistici ricorrono al ·risparmio, vendono sul mercato (anche se un mer~ato costi– tuito non da produttori liberi, ma da altri trusts statali - fatto sta che le relazioni di scambio di questi trusts tra di loro sono mercantili, di ricerca del costo di produzione più basso, del prezzp di vendita livellato verso il puro costo di produzione, di

RkJQdWJsaXNoZXIy