Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.1 mag-giu 1944
- 55 - modo: l'economia borghese da economia di libera concorrenza si è trasformata in economia di grandi complessi monopolistici. E' la lotta tra questi complessi che genera il caos. Essi possono or– mai essere gestiti in forme collettiviste, secondo un piano che mira al benessere collettivo e non al profitto di questo o quel complesso. Lasciando qui da parte, per non appesantire troppo questa lettera, le particolari valutazioni sui grandi complessi monopolistici, le quali sono spesso assai scorrette, ed attenendoci all'essenziale, ti ammetto oh~ il sistema della libera concorrenza non funziona più quando al posto delle numerose imprese e competizioni suben– trano grossi complessi monopolistici. La scienza economica che• è meno in arretrato di quanto pensi, ha fornito la dimostrazione del– l'impossibilità - in tal caso - della formazione di un equilibrio,\ del conseguente marasma e della possibilità di mettere un or– dine solo mediante provvedimenti di autorità (vedi in particolare Pirou: « Essai sur le corporativisme »). Se perciò veramente la libera concorrenza si trasform.asse per necessità in Un sist,ema di monopoli e semimonopoli, allora il punto importante da chiarire sarebbe solo se si deve instaurare un collettivismo egualitario tipo russo o un collettivismo aristocratico tipo nazista. Effettivamente la formazione di monopoli per alcune indu– strie (per esemplificare e· senza voler pretendere nessuna comple– tezza: l'industria delle ferrovie, quella idroelettrica, quella del pe– trolio) è un prodotto « naturale• del regime della libera concor– renza. Questi monopoli e semimonopoli, per importanti che siano, non sono però tali da portare alla •disorganizzazione del mercato. Creano semplicemente delle condizioni di privilegio nel cam.}X) economico ed in quello politico ai loro proprietari. Nel1a misura in cui per esigenze di uguaglianza democratica non si vogliano ammettere 5-fru_ttamenti politici e prepotere politico di piccole cli– ques finanziarie e industi:iali, questi monopoli « naturali • vanno controllati dallo stato o, meglio ancora, socializzati. Anche qui bisoqna affrontare -ed a~ccettare il maggior costo della gestione coil;ttiva, perché il guadagno in moralità politica e sociale lo compem1a. Ma i1 fenomeno della progressiva concentrazione, cartelliz– zazione, sindacalizzazione dell'economia, è dovuto non a questo processo spontaneo, ma al fatto ohe determinati gruppi di inte– ressi sono riusciti e riescono ad indurre il potere statale a pren– dere certe determinate misure che permettono la creazionè di un monopolio per quel gruppo. Le misure di protezionismo che riservano il mercato nazio– nale 'lld un'industria locale, la legislazione favorevole alla forma– zione di cartelli, le iproibizioni di immigrazione, i contingenta– . menti e via dicendo, -sono i1 fondamento della trasformazione del– l'economia in un sistema di monopoli e semim-onopoli e del con·-
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