Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.1 mag-giu 1944

✓ • TRE LETTERE 1 SUL SOCIALISMO E L'EUROPA I. Carissimo, Ho letto con lnteresse il materiale che mi hai lasciato, le -< lettere • e le risposte loro assegnate. Ciò ha valso a confermar– mi nelle impressioni ritratte dalla lettura ,e dal Manifesto vostro e da quelche conversazione avuta con voi. Le <ilstanze che ci di– vidono non sono solo di linguaggio - di un particolare modo cioè di espressione - ma sostanzjali. E'i ad essere sinceri venso noi stessi, una polare opposizione che non c'è buona volontà di intendersi che possa ridurre. Anzi, meglio ci intendiamo, e più distanti ci sentiamo. Non .sono le enunciazioni socialistiche del vostro pro– granuna che ci possono accostare, poichè il vostro socialismo è in verità la diretta negazione del nostro. Di fronte alla necessità »e- 1entoria di mettere ordine nei rapporti economici, che la « con– correnza » ha, in que.s-to ultimo quarto di secolo, così profonda– mente perturbati, tenendoli cronicamente in crisi, oggi sono so– cialisti tutti. Si sa: lo sono i cattolici, lo sono j fascisti-repubblicanj come da un pezzo lo sono i nazi. Sicchè sar.ebbe maggiore origi– nalità lasciare inespresso e sottinteso questo «socialismo», piut– tosto che non riconiare la vecchia moneta del socialismo-liberale. Di esso però voi volete servmn per battere in breccia quello tra– dfaionale, il sodalismo classista continentale e, di là ancora, ogni $OCialismo collettivista. Come li~rali - ma voi non siete solo li-· berali, e dirò dunque, per quel tanto che siete liberali - dividete in eoonomia il destino della vostra s~ola che è di camminare con· cinquant'anni di ritar do sul progresso econorrùco dei tempi. Essa per principio avver.sò 1 fino alla scorsa guerra, ogni intervenzioni– smo, quando tutta l'economia moderna, nella sua caratteristica formazione nazionale, s'è sviluppata sulla base dell'intervenzio– nismo. Cedendo ora su questo punto, e~a continua ad avversare n<:inmeno fi-e:ramente e con affermazione di principio, ogni forma centralizzata di produzione, pretendendo di mante11are i grandi complessi industriali, ossia proprio le posizioni su cui si è venuta ~struendo ]'economia nuova.

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