Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.1 mag-giu 1944

- I - linunni, magari ìm.previsti, la sua mancanza di audacia nei mo– =~ deci&ùt,i_ Sarebbe ingenuo sperare che i partiti che han1l<Jaccettato il compromes-"' con lo stato saba-udo-badoghano possano svinco!ar– sene quando lo volessero. n compromesso non è frutto di erramenti di alcunll womini: tutta l'incerta situazione ·,m.ternaziOna!e ha pe– sato m qu.esto ~ensd e i partiti si sono rivelati inadeguati a resi– stere a questa presS1IO'J1.e. Finchè tale inadeguatezza non. .surà elimi– nata, parti essen.zial.i del comprom.esso sussisteranno, anche se per ipotesi la morte naturale di Vittorio Em.a.nuele o del suo mare– sciallo dovesse privarci della presenza di questi simboli del!a per– s;stP.nZa della reazione. Da! vieolo cieco usciremo solo con sforzi consapeooli volti a creare un nuovo clima i.talitlno ed internazional.e: non ne usciremo per 'il semplice effetto de! rd!lentamentx> della pressione delle grand-i potenze - rallentamento dovuto a loro grandi :mccess; mi– litari o magari a loro rivalità. Là Tinai.<cita dell'Italia - rom.e di tutta l'Europa - malgrado e contro gli oi/ta.ooli che già sorgono contro ogni ,';nascita degna del nome, è possib')le solo se ci sarà della gente che consciamente si b atterà per tale obbiettivo, che trasformerd la guerra antina– zista restau.ra.tri.ce in una lotta rivoluzionaria. Astrattamente il partito d'azione - al quale appartengono la maggior parte dei redattOT, di questi Quaderni - potrebbe pren– dere l'inizia~ del rinnovamento degli obietfflivì della battaglia. Ma, in pratica, non potrà farl,o senza cambiare la propria strut– tura, che ~,produce n:eI suo seno quella coalizione d, tendenze, che è stato, carne d!etto, il dato b1Jecifico (e non inutile) della Situazione italiana dal 25 luglio a tutt'oggi, Non potrà farlo sopratutto se non rinnova la propria ideologia, ancora troppo fatta per essere !'ideo– logia dì un governo di coa"Tizioneesclusivamente antifascista (go– verno che è invece sfumato, proprio quando avrebbe dovuto rea– lizzarsi). Il p. d. a. sul terreno organizzativo ha da su.scitare, al proprio fianco - non come cose subordinate, ma come organizza– zioni autonome, aventi parità di d:'lri:ùti con sè $tesso - associa– zioni che esprimano pi.ù di-rettamente l'anelito cL; rivoluzione del paese: associaziOni pol ltico-s'ociali degli intellettuali, consigli ift fabbrica pollitici!-rivo!UlZionari,composti di operai e <ti tecnici, le– ghe po!itllche d; contadini. E' pos.-ibile che il p. d. a. si metta su questa via, perchè è suo interesse vitaie. Infatti, specie dopo che il governo aintifciS!C'ista non Si è realizzato, !a sua ideologia di _sintesi tra liberalismo e socialismo abbraccia come tendenza ed aspira– ZiC>Tie m.asse ben più vaste e numerose, in tutti i cetì, di quanto esso non possa far aderire alla sua organizzaz'ane di partito in ooncor– ren.-,,,, con gli altri partiti. BI.sogna che ess_o !avor; nelle organizza... zioffi di massa che spoti-taneamente sorgono, ma non sc,p-ratutto per crearoi delle cellule, bensì per politicizzarle. Basta che queste si politicizzino, rompano oon l'ìstim.titvo econom•cismo perchè 1a fun– Zione del p. d. a. e cidè delle idee più moderne Si faccia senti~e. E sul terreno• deglì obiettliv,1 e...,o deve delineare e diffondere non

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