Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.1 mag-giu 1944
LA RINASCITA DEL MOVIMENTO OPERAIO ITALIANO L'articolo che segue ci è stato inviato da un militante dell'estrema si– nistra comunista. Benchè alcune delle affermazioni che contiene siano diver– genti dalla visione generale che la nostra rivista ha della rivoluzione italiana~ accogliamo volentieri questo scritto i lo spirito che lo info,ma è, infatti, pre– ziosissimo, volto com'è alla gelosa rivendicazione dcli' autonomia ri\•oluzio– naria del rinato movimento operaio italiano. Le informazioni che poi dà di quel che fermenta nelle fabbriche suoneranno, forse. come novità per qualche lettore: per conto nostro, le consideriamo come ottime novilà. La i mentalità piccolo borghese assai spesso concepisce 1'«_o– peraio » come una condizione idiliaca, il piccolo borghese puro à l'ètat de nature. sobrio, lavoratore, ricco di doti .morali, sincera– mente religioso, l'« operaio» è stato per qualche tempo un rispet– tabile ideale di vita da citare come esempio ai potenti e a iricchi dei romanzi alla Dickens. Non è quindi da meravigliarsi se l'improv– viso ,rifiuto dell'operaio a proseguire sulla strada sulla quale i po– veri di spirito giungono al regno dei cieli ha suscitato perioclica– mente nei piccoli borghesi la più viva indignazione. La stessa indi– gnazione che può provare il buon padre per il figliuol prodigo .fuggito da casa; e questa intl.i.gnazione s'è fatta risentimento al– lorchè apparve chia,ro che la pecorella smarrita non aveva nessu– na intenzione di ritornare all'ovile. All'opposto di questa concezione sta quella romantica dell'o– peraio promotore della pace rivoluzionarta, ma di una pace rivo– luzionaria addomesticata nei salotti intellettuali fra lirismi di stile dannunziano e concessioni politico-sentimentali di una rosea e ragionevole indetenninatezza. In fondo, questa visione da rivolu– zionario ben educato amante de11e arti e della scienza, e adc1'la di simpatici attributi' civili alla Jack London, non è altro che il ge– mello dell'operaio di stile piccolo-borghese; il contrasto è forse più apparente che reale se si pensa che in ambedue il moralismo ha un'importanza preponderante. Non v'è quindi da stupirsi se id partito nazionale fascista, erE<le di tutte le oleografiche idee della piccola borghesia, abbia fatto proprio ambedue le concezioni in un gradevole péle-méle di
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