Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.1 mag-giu 1944
- 42· - altre grandi potenze. Ma _non è da cred<>re che il jlOpolo italian<> non possa fare nulla d'importante per influenzare gli a.n!glo-ame– ricani, in un senso o nen"altro. Se, malgrado il clamoroso falli– mento di ogni suo regime, casai Savoia riesce ancora ad imporsi affitaliij, a corrompere ogni evoluzione progressiva, gli anglo-'1'– mericani si considereranno incoTaggiati a trattare i· passi europei e le loro ri,voluzioni come cose addomesticabili e, proprio perciò, alla 1:fn fine entreranno in urto difficilmente sanabile con il no– stro continente. Se, invee.e, casa Savoia è spazzata via. se il po'– polo italiano si dvela più forte di ogni oombinazione diplomatica conservatrice, ciò aprirà gli occhi all'opinione an:glo-americana. Chè non c'è bisogno di cercare complicate spiegazioni all'attuale appoggio degli alleati al re spergiuro; basta credere a quel che Churchill ha detto: cioè che il governo di Vittorio Emanuele co– stituisce lo strumento più docile immaginabile. Occorre, dunque, provare eh-e lo :trumento più docile è il peggiore per governare un paese malgrado tutto pieno di vitalità, in una situazione rivolu– zionaria. Questo non si può provare ac-cettando la collaborazione poli- 1ica con Vittorio Emanuele. E' ancora spiegabi-le che il partito co– munista possa pensare, allo scopo di impadronirsi di alcune leve del comando, ad una tale collaborazione: tanto, se la rivoluzione ha da essere bolsc:evica 1 essa non potrà essere sostenuta dalle sole forz.e del ,popolo italiano, ma dovrà essere determinata dall'inter– vento russo. Ma l'altro grande partito rivoluz-ionario, il pa,rtito d'azione, liquiderebbe alla lunga, nella collaborazione coi Savoia, quel che costituisce la sua peculiare ragione d'essere: la fed.-: nelle capacità rivoh.1zionairi,e autonome ~ de,mocratiche dei la,voratori i– taliani, l'audace rinascente volontà italiana di m?ttersi· proprio ora all'avanguardia del nuovo moto europeo ed intercontinentale. Il partito d'azione ha un avvenire progressivo solo se •riesce a trasformare la que3tione morale italiana, stata finora 1a forza intima dell'antiifascismo in questione morale europea, se riesce a provare, continuando e rafforzando la guerra delle avanguardie popolari nostrane contro i nazisti, aJrinfuori di agn.i op;porturni– stico compromE\!so coi Savoia, che la lotta per la libertà può essere 'Combattuta e vinta con metodi libertari 1 che la rivcduzione demo– eratica di un popolo europeo è il mig-Hor servigio che ,questo po– polo possa rendere alla causa di un mondo più armonioso e pi6: civile. Questa è la funzione rivoluzionaria che incombe al p-aTtito d'azione. Funzione specificamente politico-morale. Ve ,rran.no poi al1a luce, con lo scatenam·ento della rivoluzione democratica, ur– genti -e spinose questioni economiche e soci.ali: si porrà il problema delJa proprietà e del regime delle fabbriche, delle banche; della terra, il problema del debito pubblico, della moneta, della tassa– zione. Non è sicuro se il partito d'azione, col suo programma eco– nomico appena abbozzato, reggerà tale com'è a questi compiti, nel mezzo della tormenta, o se dcvrà subire profonde trasformazioni {l mddirittura v.er.iare le sue en~r,gie che a.vrà conservai.e in movi-
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