Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.1 mag-giu 1944

Da un lato, le guarnigioni tedesche dislocate in Italia vengono ra– pidamente rafforzate; Badoglio permette ai nazisti di far a.ffluire considerevoli riserve, magnificam-ente annate. Una rivo:uzione a– vrebbe contro di sè non solo il residuo esercito italiano e i cair:a– binieri, ma anche le divisioni ted~che. Dall'altra parte le ma""" italiane sperano negli anglo-americani, ma questi - guidati da uno stato maggioTe burocratico - non sanno approfittare della situa– zione per sbar,care all'improvviso nell'Italia cenbro-settentrionalei l'unica cosa che fanno è di distrugg.ere, proprio ora, con spietati bombardamenti in massa, il 60 •io delle case e delle fabbriche di Milano ,i di Torino, ~endendo cosi inabitabili, per un paio di set– ti.mane (decisive!) i due maggiori centri della rivoluzione sociale italiana. Le masse operaie sanno che gli alleati hanno effettuato quei bombardamenti per costringere Badoglio a chiedere imme– diatamente l'armistizio e, rivelando una coscienza veramente su– periore delle necessità dell'ora, non ne serbano rancore ai « li– beratori» anglo-sassoni. Ma quel che è avvenuto, è avvenuto: i bombardamenti hanno permesso ·a Badoglio di guadagnare tempo nei confronti dei suoi avverSari interni. Il proletariato ha l'irrnpres– sione di non essere il più forte e rimette la sua causa nelle mani dei partiti antifascisti. Cinque partiti hanno firmato un patto d'unità d'azione al– l'indomani del 25 luglio. Tre di essi, il partito comunista, il par– tito socialista, il partito d'azione, sono formati da gente che ha sempre combattuto il fascismo, nella cospirazione, nelle carceri, nell'esilio, nella guerra cli Spagna. Gli altri due, i democratici-– cristiani e i liberali (per non parlare del sesto minuscolo partito della massonica ie bonomiana « democrazia del lavoro i. hanno combattuto il fascismo, con mezzi esclusivamente legali, fino al 1926 e poi si sono ritilrati in disparte. Ora riappaiono sulla roena gli uni grazie all'esistenza di larghe masse cattoliche in tutt9 il paese, gli altri grazie alla presenza del maggior pensatore liberale dell'Europa contemporanea, di Benedetto Croce. Di questi pairtiti, quello comunista è il più vicino alle masse; i suoi quàdri intermedi provengono direttamente dalle fabbriche e dai cantieri 1 la sua ideologia, il mito della rivoluzione bolsce– vica mondiale, penetra rapidamente tra r lavorat.ori, in viirtù del– l'avanzata vittoriosa dell'esercito rosso di Russia. Ma il partito oomunista non osa o non vuole mett-ersi aLla testa della rivoluzio– ne. Nel campo politico esso sL limita a premere su Badoglio, al pari dei cattolici più moderati, affinchè concluda la pace con gli alleati, nel campo sociale accetta la riorganizzazione del movi– mento sindacale .sotto- l'egida del governo di Badoglio e delega u– no dei suoi dirigenti, Roveda, a oom.missario sindacale governa– tivo e persuade i comitati operai a trasformarsi in commissioni ·m fabbrica disciplinate da una legge del governo. Il partito socialista fa altrettanto. • Il partito d'azione, formato dai militanti di « Giustizia e Li– bertà » (l'originale associazione rivoluzionaria che, nella lotta

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