Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.1 mag-giu 1944
- 37 - scismo fosse stato rovesciato da coloro che l'hanno sempre com– battuto e non da coloro che ne hanno aempre profittato. Ma la lo– gica della storia è diversa dalla logica formale; il fascismo è stato rove2ciato da chi aveva neHe mani 1 al momento della crisi, pronte le armi e le ar,mi potevano averle pronte solo coloro ai quali il fa– scismo stesso le aveva l~ciate, cioè solo i suoi alleati o addirit– tura (come nel caso della maggioranza del Gran ConsighoJ la parte dei suoi dir.i.genti che si preparava a saltare il fosso. Non era poj la prima rivoluzione democratica che cominciava con una lo– sca congiura cli palazzo. E che di ri.voluzione deinocratica dovesse trattarsi, questo lo lJltendevano chiaramente, il 26 luglio, le masse popolari che in poche ore fecero piazza pulita di tutte le istituzioni del partito fa– scista e s.eppero imporre, nei giorni successivi, a Badoglio esi– tante come un autentico congiurato da operetta, l'abolizione delle leggi fasciste, la liberazione dei detenuti politici e il ristabilimento della liberlà d'organizzazione, sopratutto nel ca•mpo sindacale (co– sa logica dacché il nerbo di quelle masse era dato dagli operai di fabbrica). Se si fosse trattato di una crisi prevalentemente interna del– l'ItaHa, seppur aiutata dalle vicende della guerra sfa.vorevoli al regime (come era ancora avvenuto in Russia nel 1917), in un m o– do o nell altro si sarebbe giunti alla pac~ separata e alla pre.sa dei potere, parlamentare o insurrezionale, da parte dei parti ti a.nt lia– scisti ricostituitisi con velocità sorprendente. Ma si trattava di una crisi prevalentemente europea: l'Italia doveva subire una rivolu– zione pc:r poter ipa•rtecipar.e, in modo efficace, da un lato o dall'al– tro, ali.:11 gu.::rra inrternazionale, alla quale il fascismo si ·era rive– lato inadeguato. Dal momento che le masse italiane non erano. filo-nazi.ste e non se la sentivano di fondersi anima e cor,po nel to– talitarismo tedesco, dovevano affrontare la guerra, non men,} dura, contro la Germania hitleriana. Se invece fossero rimaste vittime dell'illusione di tirarsi semplicemente fuori della guerra, l'Italia come nazione autonoma sarebbe finita per un lungo pezzo. I rapporti tra il regime di Badoglio, i partiti antifascisti e le masse popolari vertono, nei 45 giorni di .. « intermezzo:. tra una tragedia e l'altra, attorno a questo proble-ma europeo e non solo ita1iano. Malgrado le durezze dello stato d'assedio, immediatamente– decretato dal governo di Badoglio (incapace ad ogni guerra all'in– fuori cli quella contro le masse italiane inermi), il proletariato in– dusbniale rivela una certa qual volontà di dare il là alla "rivolu– zione. Sorgono spontaneamente nelle fabbriche comitati operai, ,. che godono la fiducia delle maestranze, e che affermano chiara– mente che la liquidazione del fascismo d~v'essere seguita dalla li– quidaz~ne del capitalismo. Lo scioperc generale spontaneo per 1ovesc1are Badoglio, è nell'aria 1 nei pdmi giorni di ago,;to, ed ha anche gualcile principio d'e.seouzione. Ma la situazione interna– Zlonal-e è troppo sfavorevole ad un moto puramente proletario.
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