Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.1 mag-giu 1944
- 105- Stato modo di .esercitarsi in misura più piena di quanto sia stato finora ad esso consentito anche negli Stati più democratici. Sappiamo di affrontare in questo modo una questione grossa e nessuno più dello scrivente sente il disagio di trattare tanto af– frettatamente un problema che tocca le code più intime dellie sue speranze. Avremo tuttavia modo di spiegare, di chiarire, di corr-eggere. Noi chiediamo che lo Stato chiami gli operai - il lavoro ;,, tutte le sue forme - a partecipar.e alla gestione dell'azienda. Ci rendiamo conto però che una tale risoluzion,e non può e non deve essere prombssa dall'alto; ma che deve essere il risultato di un nuovo e più maturo orientamento del rri.ovim-ento operaio. Ciò significa guarire il movimento operaio dall'atteggiamento pregiudizialmente classista, nel quale lo ha mantenuto l'influenza esercitata in Marx dal socialismo prescientifico. Significa chia– mare il nostro movimento operaio, agguerrito da un vientennio di oppreS3ione fascista, a tracciare una esperienza, per la quale c'è una grande probabilità che tutti i movim,enti operai del mondo non potranno non avviarsi. Significa far riflettere i nostri operai sulla illusorietà di un movimento sindacale fondato sulla richie– sta demagogica di più alti salari indipendentemente dali'esame della loro incidenza sui costi azlendali. Non occorreva che il pro– getto di Gocializzazione per persuadere i nostri operai della fal– lacia di tutti i programmi di •partecipazione agli utili: aumento non superiore al 30 9 /o ! Presto fatto: in una economia come l'at– tuale le aziende porterebbero i relativi -esborsi ad un aumento dei costi e l'operaio si vedrebbe p1elevati sotto forma di aumento dei prez~ i maggiori ,redditi. Il movimento operaio deve venire chiamato a svolgere una !unzion:e decisamente politiro: dovrà tutelare la formazione del capitale del paese attraverso al controllo della destinazione dei profJtti annuali rearlizzati dalle aziende. Nessuna interferenza nella direzione, nessuna opportunità cli diveraione dalle proprie responsabilità offerta all'imprenditore. C"è un istituto previsto per il controllo della amministrazione della al;l.enda che non trova da tempo una applicazione efficiente, per quanto' le legislazioni si •forzino di definire le funzioni e di colpire con sam'.ioni sempre piU gravi l'inadernpirnento da parte dei sindaci dei compiti loro assegnati dalla legge. Ebb.ene, noi pensiamo che l'istituto della revisione sindacale non potrà ritrovare'la propria funzione -ehe quando sarà emana– zione dell'organizzazione dei lavoratori. Soltanto costoro hanno interes.;e che il capitale riceva la più conveniente ,ed economie.a applicazione, che si ~rovveda a convenienti ammortamenti e ac– cantonamenti, :e che non sj ecceda nella_ distribuzione di utili. Il loro rapporto di salariati e la relativa facilità <:on la quale possono cambiare azienda e anche ramo di attività farà apparire loro chia– ramente i<,convenienza che i profitti ottenuti da un'azienda 110n vt,niano <li pr.eterenza reimpiegati. dalla •tessa, ma presso quella
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