Argomenti grammò l'efficiente impianto « CTC » cioè di controllo automatico centralizzato sono dovuti passare 10 anni per vedere in funzione: niente! Tutto è come al 1963 o quasi. C'è da dire ancora che il manifestarsi di nuovi indirizzi e di nuove esigenze dell'utenza ed il progredire della tecnica impongono interventi che, all'epoca della elaborazione del Piano Decennale, non presentavano carattere di estrema urgenza e opere che, pur previste originariamente, non sono state avviate o completate per insufficienza di fondi. La impostazione del nuovo Piano dovrebbe perciò rappresentare il logico e necessario proseguimento dell'azione intrapresa con il Piano Decennale. Il nuovo piano pluriennale - che prevede una spesa complessiva di 4000 miliardi - dovrebbe quindi essere in grado di sopperire a tali necessità salvo a registrare nel 1979 (quando saranno stati spesi i primi 2000 miliardi) le stesse carenze che si sono riscontrate _per il primo Piano Decennale. I problemi da risolvere sono di grande rilevanza, oltre che sotto l'aspetto tecnico, anche per l'entità dei finanziamenti occorrenti, da inquadrare nell'organico piano economico nazionale, in cui pur dovrebbero essere valutate e graduate tutte le esigenze del Paese nei settori fondamentali interessanti la vita della collettività. I problemi certamente più pesanti, n1a indubbiamente i primi nella scala di priorità riguardano « pendolari » e « mezzogiorno ». Su questi argomenti la pubblicistica, non meno delle intenzioni e dichiarazioni della classe politica e sindacale, appare piuttosto contraddittoria. Si ascoltano grosse parole - di solito strumentali e più spesso strumentalizzate - e quando finalmente sembra emergere una qualche possibilità di realizzazione essa viene letteralmente «uccisa» dalla lungaggine dei tempi. Vale qui la pena di portare, per tutti, un esempio. La prima linea ferroviaria tra Agropoli e Reggio. Calabria fu realizzata in 10 anni (dal 1885 al 1895). Le difficoltà idrografiche ed orografiche sono risultate le stésse a distanza di 70 anni, ma certamente le difficoltà tecniche sono diminuite. Certamente anche nel 18_85 esistevano problemi di finanziamenti e di competenze. Ma programmazione, tecniche avanzate, interventi straordinari avrebbero dovuto far sì, a lume di logica, che i tempi per il .raddoppio della linea Battipaglia-Reggio - rispetto alla costruzione della prima linea - risultassero più brevi. Invece si sono letteralmente « raddoppiati ». Iniziati nel 1953 i lavori sono stati ultimati solo nel 1972. Altri problemi importanti da risolvere con il varo del piano plu85 BibliotecaGino Bianco
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