Aurelio Pane di quanto analizzato nei precedenti paragrafi; consentono di concludere, nei limiti di un'indagine riferita ad una collettività ristretta, sui problemi che ci siamo proposti nell'affrontare i vari aspetti della stagionalità di alcuni fenomeni demografici nella città di Napoli dal 1900 ad oggi: a) la preferenza a contrarre il vincolo nuziale in alcuni mesi non è mutata nel tempo, per cui la variabilità crescente esprime una tendenza del fenomeno matrimoniale a concentrarsi in determinati mesi ed a ridursi in altri 7 ; b) le nascite hanno perso il legame con i periodi ritenuti (nei primi decenni del Novecento) più favorevoli aUe unioni, sia essi di ordine legale (matrimoni) che fisiologici, con conseguente livellamento tra massimi e minimi delle frequenze, probabilmente a causa di un sensibile impulso alla pianificazione per mezzo delle pratiche neomalthusiane, che non conoscono preferenza di mesi; e) le morti si distribuiscono con una densità mensile pressappoco costante nel tempo, per cui l'influenza del fattore climatico che le determina è solo attutita dai progressi della medicina nonché da quelli sociali in generale, senz.a peraltro sconvolgem•e il comportamento; d) il movimento « migratorio» la cui variabilità si presenta in sostanza non ben definita ed in cui è tenue il legame tra le graduatorie dei mesi, consente di affermare che l'ingresso o l'uscita delle unità demografiche nell'area urbana si è certamente modificato nel tempo in funzione di fattori di natura legislativa e socio.-economica. AURELIO PANE 7 Circa il dinamismo stagionale dei mat;imoni, cfr.: N. Federici, Sulle diversità territoriali delle oscillazioni periodiche dei matrimoni in Italia, in « Rivista italiana . di economia, demografia e statistica», nn .. 3-4, 1964. 80 BibliotecaGino Bianco
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