Nord e Sud - anno XX - n. 166 - ottobre 1973

Aurelio Pane ne attribuisce le oscillazioni proprio nei mesi di massima mortalità, il che dimostra che il progresso farmacologico, più di ogni altro fattore, ne determina il comportamento; infine, le curve del movimento « migratorio» variano con intensità irregolare ma con un andamento di fondo crescente per gli emigrati e decrescente per gli immigrati. Ulteriori elementi, integrativi di quelli già acquisiti ai fini di questa indagine, sono forniti dalla misura della variabilità degli indici tra i successivi tempi di osservazione (Tav. 3). Essa è stata determinata riferendosi solo allo scarto quadratico medio, in quanto si è constatato che l'incidenza tra /::J,. e O" è costante nel tempo, per cui misurare la variabilità di una serie storica tramite un indice dipendente dalla media oppure un altro che è funzione immediata dei soli termini è indifferente 5 • Tra l'intervallo 1900-'09 e il successivo 1925-'34 i maggiori mutamenti nelle curve mensili si registrano nei matrimoni (1,35) a cui seguono nelÌ'ordine i morti, nati vivi, emigrati ed immigrati (0,74 ). La dinamica degli indici si accentua nei periodi più recenti e tutti i valori dei rapporti di cr tra il 1951-'60 e il 1963-'72 superano per la prima volta l'unità. In definitiva, i più sensibili cambiamenti nella media dell'intero arco storico considerato, si sono avuti nei matrimoni (O"m = 29,99) ed i meno sensibili nei nati vivi (O"m = 6,19), cioè proprio in quei fenomeni più legati ad un nesso di causalità. Tavola 3 VARIAZIONE RELATIVA DEI VALORI DI oPeriodi Matrimoni Nati vivi Morti Immigrati Emigrati 1925-34/1900-09 1,35 0,93 1,02 0,74 0,85 1951-63/ 1925-34 2,03 0,39 0,72 0,80 1,39 1963-72/1951-63 1,23 1,15 1,00 1,49 1,39 1963-72/ 1900-09 3,36 4,20 0,74 0,87 1.65 Purtroppo, questi risultati non consentono ancora di esprimere un ponderato giudizio finale sulle reciproche posizioni dei mesi dal 1900 al 1972; e ciò, perché una maggiore (minore) variabilità o comporta necessariamente una identica inversione (stabilità) delle frequenze da una modalità all'altra del fenomeno. È necessario, quindi, continuare con s Infatti, per n = 12 il rapporto è: (]' -:::-:0,86 t:,,. in cui l'approssimazione è dovuta agli arrotondamenti sulle cifre decimali. 78 BibliotecaGino Bianco

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