Nord e Sud - anno XX - n. 166 - ottobre 1973

, Cronache nieridionaliste L' « affaire » del quinto centro siderurgico nazionale di Guido Macera (da "Il Sole - 24 ore,,) Si avvia all'epilogo il «giallo» del quinto centro siderurgico? Le ultime battute dell'affaire sembrerebbero autorizzare una risposta affermativa. Però, a vagliarle più attentamente, si ricava l'impressione che così non è. Infatti: il Consiglio regionale della Calabria al termine del dibattito svoltosi tra sabato e domenica 16 corrente votava un ordine del giorno che impegna la giunta « ad esperire tutte le azioni necessarie per far sì che venga localizzato a Gioia Tauro il quinto centro siderurgico e che i lavori dello stesso comincino al più presto »; e il luneai, a Roma, il senatore Fanfani presiedeva, con la partecipazione dei ministri Colombo, Donat Cattin e dei presidenti dei gruppi parla1nentari nonché del prof. Petrilli, una riun.ione dei dirigenti delta DC calabrese. Ma qual è il contenuto del comunicato finale? Si dà 1nandato al segretario del partito « di prospettare al presidente del Consiglio, onorevole Rumor, le ragioni che consigliano i rappresentanti DC della Regione calabrese a confermare il vivo apprezza1nento per le decisioni prese dal governo nel 1970 e l'attesa che l'attuazione di esse prosegua con moto accelerato». È un 1nodo allusivo di riferirsi al progetto siderurgico; anzi troppo aggirante perché si possa attribuirgli valore di pronuncia favorevole. Tanta reticenza sì capisce, solo a tener conto delle riserve ribadite nel corso della riunione dal ministro per il Mezzogiorno circa i costi del progetto, peraltro « non in grado di risolvere i problemi della Calabria» e della sua proposta di « soluzioni alternative » che prevedono una serie di industrie manifatturiere. Al punto in cui stanno le cose è n1olto probabile che il nodo venga sciolto nel senso indicato da quella delle parti in contrasto (Donat Cattin è appoggiato a spada tratta dai repubblicani, n1eno scopewtan1ente da gruppi della DC e da altri settori. della maggioranza governativa) il cui peso politico risulterà maggiore, scriviamo purtroppo, trattandosi di un tipo di questione che mai dovrebbe decidersi a colpi di forza. Come si è precipitati fino a questo singolare tiro alla fune? Sarebbe di grande in._ teresse ripercorrere le tappe dell'affaire che ebbe inizio n.el lontano 1958, data di per se stessa s'ignificativa di crescenti incertezze tecnico-economiche sboccate poi nel ridimensionamento del progetto da siderurgia a ciclo integrale in laminatoio a freddo. ~evìsione, sembra, assai tardiva rispetto al progresso tecnologico che tende ad eliminare altiforni e cokerie nei nuovi impianti, dati i costi notevolmente- inferiori dell'importazione dei così detti materiali pre-ridotti. · 43 BibliotecaGino Bianco

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