La nuova frontiera della siderurgia la siderurgia italiana che, fra quelle del Mercato Comune, si fonda meno sull'utilizzazione delle risorse interne e dipende pressocché esclusivamente dall'approvvigionamento all'estero. Produzione di acciaio nella Comunità per tecnologie (valori percentuali) 1963 1972 1976 (previsioni) Acciaio LD 18,4 50,0 64,0 Acciaio elettrico 11,9 14,0 15,0 Altro 69,7 36,0 21,0 Totale 100,0 100,0 100,0 Quella della siderurgia costiera fu una scelta compiuta dall'Italia già nell'immediato dopoguerra 8 con il primo piano Finsider, che prese nome dal presidente della holding pubblica, Oscar Sinigaglia: nacquero o furono ricostruiti i primi tre centri, Cornigliano, Piombino, Bagnoli. Ma già nel 1958, alla scadenza del primo piano, la completa utilizzazione degli impianti era appena in grado di fronteggiare l'accresciuta domanda interna. Scontando un ulteriore incremento del fabbisogno di acciaio 1 il secondo piano della Finsider si articolò in cinque punti: raddoppio del centro di Cornigliano la cui capacità produttiva raggiunse i due milioni di tonnellate (in mancanza delle aree necessarie una parte degli impianti venne insediata a Novi Ligure); raddoppio e ristrutturazione del centro di Bagnoli, che fu il primo stabilimento italiano ad essere dotato di acciaierie LD; potenziamento di Piombino; semplificazione degli impianti di Trieste, che da allora si limitarono a produrre ghisa; costruzione di un nuovo stablimento costiero a Taranto, nel Mezzogiorno. Fu questa, ovviamente, la scelta più importante del nuovo . piano. Secondo un primo studio il centro avrebbe dovuto produrre solo un milione di tonnellate, ma già il progetto definitivo elevò la capacità potenziale a sei milioni, da .raggiungere in due fasi. Anche questo progetto si rivelò presto inadeguato: le previsioni s A determinare la scelta fu soprattutto la totale carenza di materie prime. Nel 1972 la Finsider ha importato il 94% del minerale di ferro (45% dell'Africa, 23% del Sud America, 11% dell'Australia) e quasi tutto il carbone da coke. 37 BibliotecaGino Bianco .
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==