Nord e Sud - anno XX - n. 166 - ottobre 1973

.. Ermanno Corsi Il PRI, come è noto, ha provocato la caduta della Giunta ed ha reclamato « una più rigorosa gestione della cosa pubblica», insieme a una nuova Amministrazione con più autorità morale e più credibilità politica. Ai repubblicani si sono uniti presto i socialisti preoccupati di evitare che si creasse il mito della impunità e della intoccabilità per amministratori così gravemente compromessi. L'attenzione della Magistratura non è, comunque, lin1itata alla sola vicenda dell'« inceneritore d'oro ». Investe, infatti, tutto il funzionamento - relativo agli ultimi anni - del servizio di Nettezza Urbana. Sono gli anni nei quali si è toccata la punta massima dell'incuria e dell'abbandono e nei quali più evidente è stata la latitanza dei netturbini napoletani. Sono anche gli anni in cui, però, si è presa coscienza della pericolosità della situazione e sono state avanzate concrete proposte di riorganizzazione del servizio: proposte che, tuttavia, sono rimaste pura teoria. Si è compreso, infatti, che non basta gonfiare l'organico della Nettezza Urbana e portarlo a 4 o 5 mila dipendenti. Il problema è di utilizzare effettivamente le unità in servizio, restituendo alle mansioni di netturbini coloro che come tali sono entrati al Comune. Contemporaneamente bisogna procedere ad uno sfoltimento delle funzioni e dei compiti assegnati alla Direzione della Nettezza Urbana che, di fatto, sarebbe più producente far svolgere da altri Assessorati. Non è, dunque, soltanto un problema di qualità delle attrezzature e di quantità di netturbini, ma anche di organizzazione strutturale più efficiente e più agile. Il colera ha riproposto anche questo problema. Se ne sono occupati ampiamente i partiti. La Direzione provinciale della DC ha sostenuto che « deve essere modificata in senso sostanziale la struttura della Nettezza Urbana» e che « debbono essere adoperati più rigidi criteri di selezione per assumere la manodopera ». La DC propone di costituire l'Azienda municipalizzata della Nettezza Urbana con gestione diretta del Comune. Non è pensabile, specie dopo che è scoppiato lo scandalo dell)nceneritore d'oro, che si cerchi di strumentalizzare l'Azienda comunale della N.U. al fine di creare un nuovo « carrozzone » che consenta altre lottizzazioni di potere, organigrammi, assunzioni per chiamata diretta. Sul tormentato servizio della Nettezza Urbana si appunta, oggi più di prima, l'attenzione della cittadinanza. Il margine di manovra per operazioni clientelari dovrebbe apparire così ridotto da scoraggiare 1n partenza ogni tentativo. Il co114 -BibliotecaGino Bianco

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