Autori vari imprese sanno che la lira slitta, esse si sentono libere di aumentare i propri prezzi in lire, nella certezza che non si avranno ripercussioni sotto forma di caduta nelle vendite all'estero. La sequenza corretta di provvedimenti, dovrebbe invece partire dalla fissazione di una nuova parità per la lira, restaurando così per le imprese esportatrici il calmiere naturale della concorrenza estera, e successivamente provvedere alla stabilizzazione del valore interno, nei limiti in cui questa stabilizzazione fosse ancora necessaria. La prospettiva di una politica economica sostanzialmente restrittiva per i prossimi mesi è quindi ancora avvalorata dal modo in cui viene presentato il problema del Vp.lore esterno della lira. Orientamenti di lungo periodo Sul piano degli orientamenti di periodo lungo, il nuovo governo si presenta riconfermando i principi generici di intervento che ormai sono stati fatti propri da tutte le compagini governative degli anni più recenti. Sviluppo dei consumi sociali, industrializzazione del Mezzogiorno, perseguimento della piena occupazione, lotta alle rendite. improduttive, sono obiettivi dichiarati del governo Rumor. Le caratteristiche specifiche del nuovo Governo vanno quindi ricercate, non nelle dichiarazioni maggiori, ma nei dettagli e nelle pieghe del discorso. Alcune, particolannente significative, possono cogliersi a proposito della politica industriale e a proposito dello sviluppo del Mezzogiorno. Per quanto riguarda la politica industriale, Rumor ha riaffermato in prima linea un'esigenza di efficienza che deve dominare gli interventi governativi: « La politica industriale deve essere volta a cogliere le grandi occasioni produttive che la nostra epoca offre e non deve risolversi in una politica di salvataggi, vere e proprie sovvenzioni al passato». Analogamente, nel discorrere delle riforme, Rumor ha chiarito che esse devono non solo correggere le sperequazioni nella distri-. buzione del reddito, ma anche « puntare a rendere più efficiente tutto il sistema ». Domina in questa impostazione, il principio tante volte discusso secondo cui l'industria italiana, essendo esposta alla concorrenza estera non può che uniformarsi alle esigenze di competitività imposte dall'esterno. Questa rego]a deve valere anche per le imprese a partecipazione statale, per le quali si invoca una « efficiente » programmazione degli investimenti. La trattazione dei problemi del Mezzogiorno merita eguale attenzione. A parte le affermazioni generiche concernenti lo sviluppo industriale delle regioni meridionali, ed oltre all'impegno volto a rivedere 88 BibliotecaGino Bianco
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