Nord e Sud - anno XX - n. 164-165 - ago.-set. 1973

Autori vari dovranno essere coerenti con la diagnosi, non potranno che assumere direzione restrittiva del livello dell'attività economica. Il presidente Rumor ha escluso esplicitamente ogni manovra deflazionistica: « La politica della deflazione non è nei propositi del Governo», egli ha dichiarato alla Camera, e: « La lotta contro l'inflazione non comporterà una scelta deflazionistica », egli ha ribadito nella replica. Tuttavia, su questo punto, sarà meglio nonostante queste dichiarazioni, sospendere il giudizio e attendere gli eventi. Primi provvedimenti Il primo provvedimento che il Governo ha preso per la lotta all'inflazione è poco più di un provvedimento di facciata, il blocco dei prezzi. Il provvedimento era stato preannunciato dal Presidente Rumor nei suoi discorsi alle Camere, ed è stato adottato a meno di una settimana di distanza. -Il quesito maggiore di fronte ad ogni provvedimento di blocco dei prezzi è quello dell'efficacia. I prezzi dei generi alimentari (21 voci che coprono quasi tutto l'arco dei ·prodotti alimentari, ad eccezione del pesce fresco, vini in bottiglia, dolciumi e pochi altri-articoli) restano bloccati al livello del 16 luglio per i prossimi tre mesi. Non è chiaro chi assicurerà il rispetto di questa norma, trattandosi di un complesso comprendente migliaia e migliaia di arti.coli diversi, venduti sovente a prezzi differenti da un esercizio all'altro -per i quali è financo difficile stabilire quale era il prezzo esatto alla data di riferimento, e sembra addirittura impossibile sorvegliare il mantenimento di quel prezzo nel corso di tre mesi. Inoltre, passata l'estate, le barriere cadono. Dal primo ottobre prossimo, gli aumenti di prezzi dovranno essere autorizzati dal CIP; con l'avvertenza però che trascorsi sessanta giorni dalla richiesta senza che la richiesta abbia ricevuto risposta, l'aumento di prezzo potrà essere applicato direttamente. Quindi, anche se il blocco verrà rispettato nel corso dell'estate, sarà sufficiente che ai primi di ottobre poche migliaia di esercenti e commercianti avanzino richieste di aumento, per mettere ìl CIP nell'impossibilità di trattare una mole così vasta di richieste, e dare la stura a nuovi aumenti di prezzi generalizzati a distanza di altri due mesi. Considerazioni simili valgono per il blocco dei prezzi industriali. Il blocco è limitato alle imprese maggiori, quelle che hanno realizzato, nel primo semestre di quest'anno un fatturato superiore ai cinque miliardi. Si calcola che restino sottoposte al blocco da 350 a 400 imprese; tutte le altre possono continuare a fissare liberamente i propri prezzi di vendita. Il fatto di avere circoscritto il blocco dei 84 BibliotecaGino Bianco

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