Cronache parlamentari costituisce il background delle grandi politiche che man mano si vanno elaborando. Ha espresso il dubbio che l'indennità compensativa sia applicata nella massima misura prevista anche alle aziende di minore estensione perché, a seconda dell'entità degli svantaggi naturali, la proposta di direttiva prevede che tale indennità vada da un minimo di 20 ad un massimo di 50 unità di conto per unità di bestiame grosso e per ettaro; a mio parere però, anche applicando l'importo massimo nelle aziende di minore estensione, dovrebbe essere possibile raggiungere una incentivazione adeguata al permanere nel mondo rurale di una attività agricola, che è poi l'obiettivo fondamentale che perseguiamo. La commissione per l'agricoltura ha infine espresso il dubbio che certi criteri per la delimitazione delle zone delle quali ci occupiamo siano o troppo rigidi o tali da dare adito a situazioni non pienamente accettabili. Concludendo vorrei dire che la commissione per l'agricoltura esprime una valutazione positiva nei confronti della direttiva proposta al nostro esame. In essa ha sottolineato le esigenze che la possono rendere meglio rispondente, soprattutto eliminando quelle limitazioni circa il periodo vegetativo o circa le utilizzazioni agricole in queste zone, che sarebbero controproducenti proprio agli effetti della conservazione di un'agricoltura in montagna. MICHELE CIF ARELLI 81 BibliotecaGino Bianco
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